Per la riconversione industriale si riparte dall’inizio
PIOMBINO 22 marzo 2014 — Mentre a Piombino si continua a parlare di accordi di programma imminenti per la riconversione e riqualificazione industriale dell’ area l’ assessore regionale Gianfranco Simoncini fa sapere attraverso la sua Newsletter n. 5/2014 che si è dovuti ripartire dall’inizio per avviare la procedura relativa.
«Nel mese di marzo la Regione Toscana, afferma l’assessore, ha nuovamente inoltrato al Ministero dello Sviluppo Economico le istanze per il riconoscimento di “Aree di crisi complessa” per le aree di Prato e Massa Carrara, Livorno e l’area portuale di Piombino. La ripresentazione dell’istanza è resa necessaria dal cambiamento delle norme nazionali. Il riconoscimento era avvenuto in base alla legge n. 99/2009, per Livorno e, per l’Area portuale di Piombino con decreto legge 26 aprile 2013 n. 43 (convertito con modificazioni dalla legge 24 giugno 2013 n. 71). L’invio ha comportato l’avvio del procedimento, che si concluderà con l’eventuale riconoscimento e/o conferma da parte del Ministero dello Sviluppo economico (Mise) dello stato di crisi complessa per le quattro aree e proseguirà poi con gli accordi sui rispettivi Prri (Progetti di riconversione e riqualificazione industriale) come strumenti di intervento. L’istruttoria viene svolta dal Mise entro il termine di trenta giorni dalla ricezione dell’istanza. A seguito di istruttoria positiva, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, viene riconosciuta la crisi industriale complessa cui seguirà la definizione del Prri le cui linee sono state proposte dalla Regione Toscana stessa e che saranno valutate da un’apposita Commissione tecnica».
Sulla complessità della procedura non possiamo che rinviare a ciò che Stile libero ha già pubblicato in tempi non sospetti (https://www.stileliberonews.org/venduto-come-manna-ma-cosa-e-questarticolo-27/ https://www.stileliberonews.org/la-lunga-strada-della-riconversione-di-piombino/).