Per un piano spiagge discusso seriamente insieme

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pervenuta in redazione

SAN VINCENZO 30 novem­bre 2015 — Dal­l’ul­ti­mo con­siglio comu­nale e dal­la stam­pa appren­di­amo con stu­pore ed un cer­to dis­ap­pun­to che il grup­po con­sil­iare di Assem­blea San­vin­cen­z­i­na ha pre­sen­ta­to un’in­ter­rogazione rel­a­ti­va al piano di uti­liz­zo delle spi­agge, soste­nen­do la neces­sità che tutte le strut­ture ricettive for­niscano servizi di tipo bal­n­eare.
L’ idea espres­sa nel­la inter­rogazione di AS sarebbe quel­la di asseg­nare ampli­a­men­ti con­tigui alle con­ces­sioni degli sta­bil­i­men­ti bal­n­eari o addirit­tura, ricavarne speci­fi­ci perimetri inter­na­mente, vin­colan­do il tut­to a con­ven­zioni con le strut­ture richieden­ti.
SIB Con­f­com­mer­cio e FiBa Con­fe­ser­centi sono fer­ma­mente con­trarie a questo tipo di soluzione; oltre ad esserne con­trari nel mer­i­to rite­ni­amo crei solo prob­le­mi a liv­el­lo giuridi­co e sia per giun­ta inop­por­tu­na in quan­to nata sen­za alcun con­fron­to pre­ven­ti­vo con i tito­lari delle con­ces­sioni dema­niali.
Come pre­vis­to all’e­poca del­l’ap­provazione del piano spi­ag­gia attual­mente in vig­ore, il rilas­cio di nuove con­ces­sioni alle strut­ture non fronte mare, addirit­tura anche a mul­ti­pro­pri­età o grup­pi di appar­ta­men­ti, ha cre­ato una situ­azione che oltre ad essere uni­ca in Italia, gen­era solo dis­servizi e mal­con­tenti tra gli sta­bil­i­men­ti bal­n­eari e tutte le strut­ture escluse.
Pen­si­amo quin­di che il nuo­vo piano spi­ag­gia deb­ba andare nel­la direzione oppos­ta all’odier­na.
Attual­mente a San Vin­cen­zo, su un litorale di qua­si 12 km ci sono 2.6km di spi­agge in con­ces­sione e 0.8km di area por­tuale. Di questi 2.6 km, 1.6 sono con­cesse a 16 tra alberghi e strut­ture pri­vate, men­tre solo 1.4 a 13 sta­bil­i­men­ti bal­n­eari di cui due anche alberghi.
Abbi­amo quin­di più del­la metà delle spi­agge in con­ces­sione che sono “Pri­vate”, ovvero ris­er­vate ai cli­en­ti delle strut­ture le quali sono il 30% del­la ricettiv­ità del­l’in­tero paese, a fronte di un 70% fat­to di sec­onde case e strut­ture sen­za con­ces­sione che han­no “bisog­no” degli sta­bil­i­men­ti bal­n­eari aper­ti al “pub­bli­co” come spi­agge asservite disponi­bili per i tur­isti.
Ques­ta man­can­za di spi­ag­gia ris­er­va­ta agli sta­bil­i­men­ti bal­n­eari, oltre a non rius­cire a sod­dis­fare nei fine set­ti­mana e nel pieno del­la sta­gione le richi­este di tur­isti che chiedono i servizi che solo uno sta­bil­i­men­to bal­n­eare può offrire, ha cre­ato moltepli­ci situ­azioni di con­cor­ren­za sleale.
Nel cor­so delle sta­gioni pas­sate ci sono per­venute diverse seg­nalazioni di con­ces­sioni di alberghi che noleg­giano ombrel­loni a cli­en­ti che non sog­gior­nano nel­la strut­tura ricetti­va tito­lare del­la con­ces­sione.
Un altro prob­le­ma sono le strut­ture in pos­ses­so di autor­iz­zazione per il noleg­gio che invece, diven­tano vere e pro­prie spi­agge attrez­zate mon­tate la mat­ti­na e smon­tate la sera.
Non dimen­tichi­amo­ci poi che il piano spi­ag­gia attuale non prevede per le con­ces­sioni delle strut­ture “pri­vate” nem­meno quei req­ui­si­ti ormai obbli­ga­tori (WC, infer­me­ria, acces­so dis­abili) che invece han­no tut­ti gli sta­bil­i­men­ti bal­n­eari.
Chiedi­amo quin­di che nel nuo­vo piano spi­ag­gia le con­ces­sioni delle strut­ture ricettive pri­vate vengano ridi­men­sion­ate per sod­dis­fare esclu­si­va­mente l’ef­fet­ti­vo numero di ospi­ti del­la strut­tura e che vengano dotate dei servizi min­i­mi nec­es­sari alla qual­i­fi­cazione tur­is­ti­ca odier­na.
Ci auguri­amo che la nuo­va ammin­is­trazione risol­va le crit­ic­ità ed i gravi prob­le­mi emer­si in questi anni che sono sta­ti anche la causa del man­ca­to pas­sag­gio dal piano di sal­va­men­to coor­di­na­to, ritenu­to ormai obso­le­to anche dal­la cap­i­tane­r­ia, rispet­to invece ad un nuo­vo piano di sal­va­men­to di tipo col­let­ti­vo.
Aus­pi­can­do di ess­er con­vo­cati al più presto per dar vita ad un tavo­lo di con­fron­to, res­ti­amo a dis­po­sizione anche dei grup­pi d’op­po­sizione per qual­si­asi incon­tro di dis­cus­sione ed appro­fondi­men­to sul­la tem­at­i­ca che, per il nos­tro paese a vocazione tur­is­ti­ca, risul­ta essere di estrema impor­tan­za.

FiBa Con­fe­ser­centi
SIB Con­f­com­mer­cio

2 risposte a “Per un piano spiagge discusso seriamente insieme”

  1. Nicola Bertini says:

    Triste e peri­coloso che nes­suno mai fac­cia pre­cedere le pro­prie con­sid­er­azioni dal­la doverosa neces­sità di rib­adire che la spi­ag­gia è pri­ma di tut­to e soprat­tut­to un bene col­let­ti­vo di ines­tima­bile val­ore per la soci­età.
    Nei pae­si costieri la ges­tione del­la spi­ag­gia, che sec­on­do il comu­ni­ca­to sarebbe all’80% di lib­era fruizione, è una parte non sec­on­daria del fenom­e­no ero­sione dei dirit­ti e delle lib­ertà dei cit­ta­di­ni.

  2. Con­di­vi­do la posizione espres­sa in questo arti­co­lo. Sicu­ra­mente ci vuole un nuo­vo piano spi­ag­gia che sia più strate­gi­co, preve­da un’anal­isi costi ben­efi­ci del­lo sta­tus quo e pre­vi­sion­ale, nasca da col­lab­o­razione. Nel piano spi­ag­gia futuri­bile vedo, ad esem­pio, la neces­sità di con­cedere uno spazio a future strut­ture alberghiere di qual­ità in zona di Rim­igliano, qualo­ra venis­sero (final­mente) real­iz­zate. Da con­sigliere di oppo­sizione col­go l’oc­ca­sione per la disponi­bil­ità a con­frontar­si sul tema.

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