Per un volontariato efficace

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 7 otto­bre 2014 — Il 13,2% delle famiglie ital­iane vive in con­dizioni di povertà; sono questi i numeri delle ultime stime nazion­ali e guardan­do alla nos­tra cit­tà, dato il par­ti­co­lare momen­to che sti­amo attra­ver­san­do, si annun­cia il ris­chio di una emer­gen­za sociale. Le casse comu­nali sono in una fase crit­i­ca, anche per i prossi­mi anni; come pos­si­amo quin­di coni­u­gare la nec­es­saria assis­ten­za ai poveri e ai bisog­nosi, pro­prio oggi, dove le neces­sità aumen­tano ? Sarebbe vitale rac­cor­dare tut­ti gli attori del set­tore, evi­tan­do di dis­perdere le forze e le energie di quan­ti oper­a­no nel ter­ri­to­rio; non solo, gli obbi­et­tivi delle varie asso­ci­azioni dovreb­bero con­verg­ere su prog­et­ti ben defin­i­ti e le risorse, date fino ad oggi preva­len­te­mente a piog­gia, dovreb­bero vert­ere sui prog­et­ti più cogen­ti e strut­turati, sen­za ridon­danze, ripe­tizioni, o addirit­tura dis­tor­sioni di com­pe­ten­ze fuori con­testo. A tal fine, sarebbe nec­es­sario un piano razionale volto a reperire le risorse per la real­iz­zazione del prog­et­to, che dovrebbe vedere il Comune di Piom­bi­no impeg­na­to in pri­ma per­sona insieme agli ordi­ni eccle­si­as­ti­ci e comu­nità par­roc­chiali, ma anche pri­vati con don­azioni e la pro­mozione di rac­colte fon­di. In questo lavoro bisognerebbe dis­tinguere molto bene le com­pe­ten­ze , ma soprat­tut­to definire il lim­ite che delin­ea il volon­tari­a­to dalle strut­ture di assis­ten­za pro­fes­sion­ali, molte esi­gen­ze non pos­sono essere affrontate con approssi­mazione, la tutela dell’utenza deve essere sem­pre pri­maria. Quin­di, in una fase di cres­cente neces­sità e di caren­za di risorse, sarebbe nec­es­sario ser­rare i ranghi, ordinare, razion­al­iz­zare, des­tinare le risorse in base ai con­creti bisog­ni, e veico­lare il tut­to sot­to il vaglio di pro­fes­sion­isti del set­tore.

Ric­car­do Gelichi, Por­tav­oce del­la Lista Civi­ca Ascol­ta Piom­bi­no

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