Perché il PD vuole la frammentazione delle liste
CAMPIGLIA 7 febbraio 2014 — Il Comune dei cittadini non si vende a nessuno, ma propone a tutti un progetto per il cambiamento. Forse è questo che teme il PD, che ha dimostrato persino di temere le critiche e il coinvolgimento dei cittadini rimanendo barricato nel palazzo del comune durante tutto il mandato e richiamando alla partecipazione solo adesso che stiamo entrando nel periodo preelettorale.
Se il PD in questi cinque anni avesse ascoltato le minoranze e le esigenze dei cittadini, non ci sarebbero oggi grosse necessità di costituire soggetti politici alternativi.
Vedere che il PD si allarma, per convergenze politiche dovute alla condivisione di un programma basato su cose concrete da fare, contestandole non nel merito ma solo nella forma, non ci meraviglia. Quello che abbiamo percepito durante questi 5 anni di mandato, organizzando più di 40 assemblee con i cittadini, è che la delusione verso l’operato di questa amministrazione è trasversale come è trasversale la consapevolezza che punti programmatici condivisi e di buon senso, portati avanti con la concreta volontà di realizzarli, siano la giusta risposta alla richiesta di cambiamento che viene dai cittadini e l’alternativa all’incapacità mostrata da questa amministrazione di affrontare i problemi attuali.
Sel deciderà in tutta autonomia se aderire o meno ad un programma basato su quei principi già condivisi in questi anni. Il cambiamento non deve venire dai simboli ma dalle persone e dalle idee.
Non c’è nessuna volontà di contrapposizioni pregiudiziali. Semplicemente non condividiamo l’operato dell’attuale maggioranza e ci proponiamo di cambiare il governo comunale con un programma che rispetti di più i cittadini e dia indicazioni su come combattere il declino. Saranno i cittadini stessi a decidere se questo progetto è utile, se ci sono le convergenze sul programma e le persone per attuarlo.
Comprendiamo bene le ragioni per le quali il PD vorrebbe la frammentazione delle liste che, per i Comuni sotto 15.000 abitanti dove non c’è ballottaggio, gli consentirebbe di governare anche senza avere la maggioranza dei voti. Forse ci riuscirà, ma noi abbiamo il dovere di andare avanti per la nostra strada con l’obiettivo di dare ai cittadini di Campiglia una opportunità reale di cambiamento.
Comune dei Cittadini