Pesca illegale: 70 chili di beni sequestrati
PIOMBINO 2 gennaio 2018 — Nell’ambito dell’Operazione Complessa denominata “Dirty Market”, effettuata dal 29 settembre 2017 al 30 dicembre 2017, rivolta all’attività di contrasto sia della pesca illegale che all’attività di controllo della filiera ittica in ogni sua fase, dalla produzione — in questo caso dalla condotta vera e propria del pescatore professionale e non — per poi finire all’attività di controllo del prodotto — trasformato e non destinato alla vendita presso i grossisti e successivamente nei supermercati, pescherie, ristoranti e mercati l’Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino, con l’ausilio degli Uffici dipendenti di Follonica e San Vincenzo, ha avuto modo di riscontare taluni illeciti, nello specifico in materia di pesca in zona e/o tempi vietati, interruzione della tracciabilità e mancata o errata etichettatura di alcuni prodotti posti in vendita ai consumatori finali compresi quelli derivanti dalla pesca e detenuti da ristoranti, commercianti ed esercizi vari. Al contempo sono stati rilevati illeciti in materia di violazioni di registrazione e dichiarazione dei dati relativi alla cattura degli esemplari in operazioni di pesca da parte di pescherecci professionisti, Tale attività ha determinato un totale complessivo di circa 70 chilogrammi di beni sequestrati consistenti in attrezzi da pesca e discendente pescato per ammontare di circa 12mila euro di sanzioni amministrative.
GUARDIA COSTIERA
Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino