Asiu e Cevital: piani che esistono, non esistono, forse esistono

Piani industriali come l’araba fenice

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Redazione

PIOMBINO 10 feb­braio 2015 — Ques­ta fase del­la sto­ria di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia sarà quel­la dei piani indus­tri­ali. Quel­li che ci sono, quel­li che non ci sono, quel­li che forse ci sono o non ci sono.
Mas­si­mo Giu­liani, sin­da­co di Piom­bi­no, ha affer­ma­to il 10 feb­braio a propos­i­to del­la situ­azione del­l’A­siu e del suo ammin­is­tra­tore uni­co: «Segue le linee trat­teggiate dai soci. Che sono i sin­daci ed han­no, tut­ti, parte­ci­pa­to all’ultima assem­blea in cui è sta­to aval­la­to il piano indus­tri­ale, con l’allegato dei revi­sori, impronta­to all’uscita dal­lo stal­lo.». Dunque sec­on­do Giu­liani il piano indus­tri­ale c’è. Si dà il caso che Giu­liano Par­o­di, sin­da­co giulianoparodidi Suvere­to, il 7 feb­braio abbia affer­ma­to il con­trario: «Sono mesi che chiedi­amo al Pres­i­dente Murzi un piano eco­nom­i­co finanziario cred­i­bile per la ristrut­turazione del deb­ito e che affron­ti il futuro di ques­ta soci­età’ pub­bli­ca. Ma ad oggi come Sin­da­co non ho in mano niente e nell’ultima assem­blea dei soci come Comune di Suvere­to abbi­amo ril­e­va­to l’urgenza di ricos­ti­tuire un nuo­vo cda e un nuo­vo pres­i­dente.». Delle due l’u­na: o mente Giu­liani o mente Par­o­di. Giu­liani però ha un’ar­ma infal­li­bile per far valere le sue ragioni: dato che dice che il piano esiste lo tiri fuori e lo ren­da pub­bli­co, così tut­to si chiarirà.
Non vor­rem­mo però che si ripetesse la situ­azione del piano indus­tri­ale di Cevi­tal. Dato per esistente ed eccezional­mente bel­lo dal­lo stes­so seg­re­tario gen­erale del­la FIOM Lan­di­ni, subito dopo la fir­ma del Pre­lim­inare, quel­lo che ad oggi nes­suno conosce, si è poi ver­i­fi­ca­to che in realtà non esiste dato che alle stesse orga­niz­zazioni sin­da­cali è sta­to fat­to vedere un sem­plice fogli­et­to con indi­cate idee rac­con­tate e rac­con­tate e rac­con­tate in prece­den­za e niente più. Tut­to rimanda­to a quan­do il com­mis­sario stra­or­di­nario del­la Luc­chi­ni, Piero Nar­di, ed il Pres­i­dente di Cevi­tal, Issad Rebrab, avran­no fir­ma­to il con­trat­to defin­i­ti­vo di ven­di­ta. Nel frat­tem­po però Velol’onorev­ole Velo, sot­toseg­re­taria all’ ambi­ente, dichiara il 7 feb­braio :«Tra le azioni messe in cam­po dal Gov­er­no, gli inter­ven­ti strut­turali che sono sta­ti ese­gui­ti nel por­to e il Piano indus­tri­ale pro­pos­to da Cevi­tal, Piom­bi­no ha tutte le carte in rego­la per ritornare ad essere un polo indus­tri­ale strate­gi­co nel Mediter­ra­neo.». Sì quel piano indus­tri­ale che non esiste.
Fran­ca­mente è trop­po per pot­er essere tut­to gius­ti­fi­ca­to con l’im­per­izia e la buona fede.

P.S. Per chiarire bene le cose ricor­diamo una delle definizioni più comu­ni di piano indus­tri­ale: «Il piano indus­tri­ale, altresì defini­to busi­ness plan, è il doc­u­men­to che illus­tra in ter­mi­ni qual­i­ta­tivi e quan­ti­ta­tivi le inten­zioni del man­age­ment rel­a­tive alle strate­gie com­pet­i­tive dell’azienda, le azioni che saran­no real­iz­zate per il rag­giung­i­men­to degli obi­et­tivi strate­gi­ci e soprat­tut­to dif­fonde la sti­ma dei risul­tati atte­si. Il piano è redat­to inquad­ran­do l’azienda all’interno del suo set­tore di apparte­nen­za e dell’ambiente com­pet­i­ti­vo, con una descrizione det­tagli­a­ta del man­age­ment e del­la com­pagine soci­etaria.»

Una risposta a “Piani industriali come l’araba fenice”

  1. Spe­ri­amo che l’at­tuale situ­azione di stal­lo ven­ga super­a­ta dal con­trat­to di acquis­to defin­i­ti­vo di Cevi­tal, l’in­tero com­pren­so­rio ne ha bisog­no! La mia pau­ra è che si ripetano film già visti in pas­sato: prog­et­ti e/o piani indus­tri­ali che sono fini­ti mis­era­mente al macero. Cevi­tal sicu­ra­mente ha ed avrà degli inter­es­si da spendere su Piom­bi­no ma li vedo più sul por­to che prati­ca­mente gli ver­rà regala­to; sul­l’ac­ciaio ho grossi dub­bi!! I politi­ci locali, per avere vis­i­bil­ità, ten­dono a spinger­si in avan­ti dan­do l’im­pres­sione di avere già in tas­ca la “Soluzione finale” ma reputo che siano fughe in avan­ti sen­za niente di soli­do come base. Atteggia­men­to quan­to mai dan­noso per le pos­si­bili aspet­ta­tive che potreb­bero andare deluse se le cose non andassero per come ven­gono prospet­tate. Errore grave in questo momen­to dif­fi­cile!! Un approc­cio più cau­to e atten­to lo tro­verei più con­sono ma si sa, in questi momen­ti la voglia di saltare per pri­mi sul pos­si­bile car­ro dei “vinci­tori” è una ten­tazione irrefren­abile. Se poi si cade .…è sem­pre col­pa di qual­cun’al­tro!!

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