Piano investimenti e produzione acciaio? Quale?
PIOMBINO 12 febbraio 2019 — Pubblichiamo sotto il comunicato stampa rilasciato dalla Regione Toscana al termine dell’incontro che si è tenuto ieri a Firenze con i rappresentati dei sindacati metalmeccanici di Piombino e Livorno, presenti anche il Comune di Piombino.
Nel comunicato, in riferimento alla prossima riunione del 19 presso il Ministero dello sviluppo economico, si scrive che esso dovrà essere l’occasione per ottenere da Jindal le necessarie garanzie sul rispetto dei tempi del Piano di investimenti e di produzione dell’acciaio.
Ricordiamo che nell’accordo di programma firmato il 24 luglio non si parla minimamente di un Piano di investimenti e di produzione dell’acciaio ma di un Piano industriale che non è mai stato reso noto da nessuno, tantomeno da Regione Toscana e Comune di Piombino firmatari di quell’accordo.
Ma tanti altri aspetti di questa vicenda sono rimasti e sono tuttora oscuri tant’è che ci permettiamo, visto che il presidente Rossi, d’accordo anche con il consigliere Gianni Anselmi, ha intenzione di presentare una linea condivisa tra istituzioni e lavoratori, di ripetere le domande che Stile libero Idee dalla Val di Cornia ha già formulato nell’articolo Su Aferpi è venuto il momento di far chiarezza:
- È fuori luogo pretendere il testo ufficiale del piano industriale ed eventualmente il suo aggiornamento nel caso in cui i primi studi di fattibilità, previsti in 18 mesi, avessero dato risultati tali da farlo cambiare tanto o poco?
- È fuori luogo pretendere di conoscere che cosa ad oggi è stato prodotto sull’argomento messa in sicurezza, a partire dall’analisi di rischio, della zona industriale acquisita da Aferpi?
- È fuori luogo pretendere di conoscere quali sono queste aree su cui Aferpi può esercitare questo diritto di opzione e soprattutto quali sono i piani di utilizzazione, tempi compresi?
- È fuori luogo pretendere di conoscere i piani di dismissione e le possibile ipotesi di riassetto urbanistico connesse che il Comune di Piombino a questo punto dovrebbe aver esaminato?
Comunicato stampa della Regione Toscana
FIRENZE — “Quella di Piombino è una partita fondamentale per tutta la Toscana, il 19 febbraio saremo al Mise per ribadirlo, insieme alle istituzioni locali e alle organizzazioni sindacali. Il mio auspicio è che a quel tavolo troveremo anche il ministro: il processo per far ripartire la produzione dell’acciaio a Piombino richiede una piena assunzione di responsabilità politica”. Con questa parole il presidente della Regione Enrico Rossi ha fissato il senso dell’incontro che si è tenuto oggi a Firenze con i rappresentati dei sindacati metalmeccanici di Piombino e Livorno, presenti anche il vicesindaco della città, Ilvio Camberini, il capo della segreteria del presidente Paolo Tedeschi e il consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini.
Erano stati gli stessi sindacati a chiedere questo passaggio con la Regione, perché, hanno sottolineato, la riunione del 19 dovrà essere l’occasione per ottenere da Jindal le necessarie garanzie sul rispetto dei tempi del Piano di investimenti e di produzione dell’acciaio, ma anche sulle opere di smantellamento, di fondamentale importanza in questa fase transitoria.
“Dovranno trovare conferma gli impegni previsti nell’Accordo di programma – ha insistito Rossi -, sia per il sostegno al piano industriale (energia, bonifiche e altro), che per gli aspetti che riguardano il ricorso agli ammortizzatori sociali. Su questa linea, che ho condiviso anche con il consigliere Gianni Anselmi, istituzioni e lavoratori presenteranno una posizione unitaria e la Regione – ha concluso il presidente Rossi, che è in attesa del rinnovo del ruolo di commissario per i lavori al porto – sarà pienamente in campo”.
Nei prossimi giorni la Regione convocherà un incontro con i sindacati su politiche attive per il lavoro e cassa integrazione, in attesa che l’azienda presenti un suo piano, e dopo la riunione del 19 a Roma è già previsto un incontro per un nuovo punto sulla vertenza.
(Foto di Pino Bertelli)