Piano mobilità inadeguato ed inattuabile

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 21 dicem­bre 2018 — A pochi giorni di dis­tan­za dall’approvazione del PUMS in con­siglio comu­nale, nonos­tante il nos­tro voto con­trario, vogliamo rib­adire che il con­fron­to mes­so in atto con l’asses­sore Clau­dio Capuano qualche frut­to lo ha dato, sebbene l’impianto del piano sia total­mente inadegua­to e non affron­ti i prob­le­mi di una mobil­ità al servizio del­lo svilup­po del­la cit­tà. Si è infat­ti arrivati qua­si a fine manda­to e con uno stru­men­to del tut­to inat­tua­bile, stante il poco tem­po rimas­to a dis­po­sizione e dopo ben tre anni di incubazione. Un PUMS quin­di tar­di­vo e che non solo non è sta­to ogget­to di un lavoro di squadra tra i vari set­tori comu­nali inter­es­sati (attiv­ità pro­dut­tive, ambi­ente, pub­bli­ca istruzione, cul­tura etc.), ma nep­pure tra le forze politiche del­la mag­gio­ran­za, se non a cose già fat­te e soltan­to dietro nos­tra sol­lecitazione quan­do anco­ra erava­mo in Giun­ta. Uno stru­men­to che non affronta, inoltre, temi fon­da­men­tali per la mobil­ità come un diver­so acces­so alla cit­tà (nonos­tante l’annuale prob­le­ma delle code in ingres­so e usci­ta da Piom­bi­no) e che deman­da la sua futu­ra real­iz­zazione basan­dosi su due ipote­si che nel migliore dei casi si real­izzer­an­no tra dieci anni, ovvero lo sposta­men­to del­la Coop cen­trale — su cui pog­gia tut­to il ragion­a­men­to sul­l’esten­sione del­la Ztl — e sul sec­on­do lot­to del­la 398 per quan­to riguar­da l’ac­ces­so a Piom­bi­no. Man­cano inoltre sia l’indi­cazione delle pri­or­ità nel real­iz­zare gli inter­ven­ti, sia la quan­tifi­cazione dei rel­a­tivi costi, che tut­ta la tem­p­is­ti­ca nec­es­saria. È con­di­vis­i­bile la filosofia di fon­do, che tende a scor­ag­gia­re l’u­so del­l’au­to in cen­tro, ed alcune nos­tre pro­poste sono anche state accolte, come ad esem­pio il sen­so uni­co su via Salivoli o l’aver rib­a­di­to l’e­sisten­za del­la Fiorenti­na-Ghi­ac­cioni, ma i lim­i­ti elen­cati riman­gono tut­ti. Si preve­dono ad esem­pio inter­ven­ti di esten­sione del­la Ztl o di val­oriz­zazione di mon­u­men­ti come le mura del Castel­lo, che di con­seguen­za com­porterà una perdi­ta di posti auto lim­i­tan­dosi ad indi­care in un aumen­to del servizio pub­bli­co locale la soluzione, sal­vo poi riconoscere che la cosa non sarà pos­si­bile se non con nuove risorse region­ali, tutte da trovare e non è affat­to scon­ta­to, per finanziare l’aunento del servizio stes­so. Il prob­le­ma delle file estive invece si elude, riman­dan­do l’auspicata soluzione ad un faraon­i­co nuo­vo ingres­so da real­iz­zarsi appun­to col sec­on­do lot­to del­la 398, del quale va det­to a onor del vero che a tutt’oggi non esiste né prog­et­to esec­u­ti­vo, né risorse per real­iz­zar­lo, né ipote­si di tem­p­is­tiche. La nos­tra pro­pos­ta di elim­inare l’imbuto del Capez­zo­lo e rota­to­ria del Gag­no per ren­dere la terza cor­sia inter­cam­bi­a­bile tramite l’u­so di semafori a cor­sie reversibili — come ad esem­pio ai casel­li autostradali , in ingres­so o in usci­ta a sec­on­da dei flus­si — è sta­ta derubri­ca­ta rite­nen­dola non real­iz­z­abile, sal­vo non spie­gare per­ché ai casel­li o in cit­tà come Berli­no e nel­la bretel­la di Mestre è pos­si­bile far­lo men­tre a Piom­bi­no no. Altri pic­coli inter­ven­ti di mod­i­fi­ca di sen­si uni­ci, di inver­sione di sen­so di mar­cia, di accorg­i­men­ti per le cosid­dette uten­ze deboli come pedoni e ciclisti — pen­sate come un pac­chet­to per decon­ges­tionare e miglio­rare la via­bil­ità cit­tad­i­na — nep­pure prese in con­sid­er­azione. Per questi motivi, pur riconoscen­do lo sfor­zo fat­to, il nos­tro giudizio rimane neg­a­ti­vo e tale è sta­to anche il nos­tro voto in con­siglio.

Coor­di­na­men­to Spir­i­to Libero per Piom­bi­no

Commenta il post