Piano paesaggistico: cosa succede in commissione?

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PIOMBINO 15 mar­zo 2015 — Si apprende dal­la stam­pa che il Pres­i­dente Ven­turi del­la Com­mis­sione Ambi­ente del­la Regione non accetta di buttare a mare “mesi” di lavoro del­la Com­mis­sione ded­i­cati alla demolizione del Piano Pae­sag­gis­ti­co pro­mosso dal Gov­er­na­tore Rossi e le cui linee pro­gram­matiche sono state approvate dal­la Giun­ta ed era­no ben note quin­di da molto tem­po anche ai mem­bri del­la com­mis­sione stes­sa.
Il grup­po di lavoro for­ma­to da decine di urban­isti, architet­ti, arche­olo­gi, stori­ci del­l’arte, spe­cial­isti in materie nat­u­ral­is­tiche e geo­logiche, giuristi, docen­ti, ricer­ca­tori, stu­den­ti ecc., ha imp­ie­ga­to quat­tro anni per met­tere a pun­to un piano por­ta­to ad esem­pio in tut­ta Italia per valid­ità sci­en­tifi­ca e capac­ità oper­a­ti­va e carat­ter­iz­za­to da una infor­mazione ai cit­ta­di­ni con­tin­ua e cap­il­lare dei vari liv­el­li di appro­fondi­men­to che si suc­cede­vano nel tem­po.
La mag­gio­ran­za dei nove mem­bri del­la Com­mis­sione Ambi­ente ha lavo­ra­to alcu­ni mesi per sco­prire che il piano avrebbe potu­to ridurre la totale lib­ertà di manovra che trop­pi sin­daci, in tan­ti anni, han­no dato alle lob­bies delle cave, del vino e degli immo­bil­iaristi.
Di con­seguen­za in nome del­lo svilup­po e del­la tutela del lavoro han­no pro­pos­to a gran voce emen­da­men­ti che di fat­to van­i­f­i­cano il Piano. Cosa che per altro non deve mer­av­igliare vis­to che alcune riu­nioni di “politi­ci” sono sem­pre più valide di anni di lavoro di poveri intel­let­tuali e tec­ni­ci .
Poiché la scelta polit­i­ca era già sta­ta fat­ta dal­la Giun­ta e non solo, ver­rebbe il dub­bio che chi in com­mis­sione ha por­ta­to emen­da­men­ti sostanziali al Piano sia di ind­i­riz­zo politi­co diver­so da quel­lo del­la Giun­ta Regionale.
Poiché non è così ci chiedi­amo cosa sta succe­den­do: fenomeni di sdoppi­a­men­to del­la per­son­al­ità? lotte di potere tra fazioni politiche? corse affan­nose per strap­pare con­sen­si in vista delle elezioni? ingeren­ze di poteri esterni? Mis­tero!!!
Vis­to che la dife­sa del lavoro cer­ta­mente era già nelle pri­or­ità del­la Giun­ta, portare ora il prob­le­ma alla rib­al­ta come gius­ti­fi­cazione degli emen­da­men­ti sem­bra molto stra­no. Nel­la realtà poi si sa da anni a tut­ti i liv­el­li che la tutela e creazione del lavoro non la si fà nel modo ven­ti­la­to dal­la Com­mis­sione, ma met­ten­do a pun­to strate­gie ges­tion­ali meno rozze del­la irre­versibile spec­u­lazione pura e sem­plice che con­tin­u­ano a pro­porre.
Di fronte a tante domande vor­rem­mo avere qualche rispos­ta seria del per­ché solo ora e così mas­s­ic­cia­mente il PD spara con­tro un piano pro­pos­to dal PD.
Aven­do seri dub­bi che tut­to ciò abbia a che fare con l’am­bi­ente, il pae­sag­gio e il ter­ri­to­rio, aspet­ti­amo demo­c­ra­ti­ca­mente fiduciosi chiari­men­ti e risposte, pre­gan­do di evitare il soli­to politich­ese pieno di luoghi comu­ni, ven­to e spec­chi­et­ti per le allodole.

Comi­ta­to per Campiglia

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