Piano di ricognizione delle partecipate in consiglio
PIOMBINO 29 settembre 2017 — È stata approvata oggi in consiglio comunale la delibera che approva l’esito della ricognizione straordinaria delle società partecipate dal Comune in base a quanto stabilito dal decreto attuativo della riforma “Madia”.
Gli uffici in questi mesi sono stati impegnati in un lavoro di verifica per capire quali delle aziende partecipate dal Comune di Piombino debbano essere sottoposte a un eventuale piano di riassetto che può prevedere anche la loro alienazione. Secondo la legge “Madia”, infatti, devono essere alienate o sottoposte a razionalizzazione le partecipazioni che non si occupano di produzione di beni e servizi strettamente necessari al perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente locale, società che risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiori a quelle dei dipendenti, partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o simili a quelle svolte da altre società partecipate, società che nel triennio 2013–2015 abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a 500mila euro.
“Gli uffici sono stati impegnati in un lavoro di verifica che ha portato ai risultati riportati in delibera – ha spiegato l’assessore al bilancio Ilvio Camberini nella sua presentazione al consiglio – abbiamo verificato che sono tre le aziende che potrebbero essere soggette a un piano di riassetto. La prima è Atm, costituita dal Comune di Piombino insieme agli altri Comuni della Val di Cornia, (Piombino detiene il 52,44 del capitale). ATM, come soggetto affidatario diretto del servizio di trasporto pubblico locale e del trasporto scolastico non rispetta il decreto Madia perchè non ha avuto un fatturato medio superiore a 500mila euro nel triennio preso in considerazione, e non ha dipendenti, a seguito del confluimento in Tiemme, ma solo amministratori”.
Nel corso del 2010, infatti, con il passaggio a Tiemme spa del servizio di trasporto pubblico locale, ATM è confluita in Tiemme con il 100% di personale, mezzi e attrezzature. Attualmente Atm spa non svolge più operativamente alcun servizi di trasporto e svolge una funzione di holding pura. Lo statuto di Tiemme infatti ha voluto riservare alle società costituenti, precedenti gestori del servizio, la posizione di amministratori con un ruolo attivo e di rappresentanza dei territori, nell’ottica di garantirne la concretezza.
“Questo sistema di governance – ha spiegato Camberini – rende necessaria la pemanenza di Atm in funzione della prossima gara per l’affidamento in concessione dei servizi di trasporto pubblico del lotto unico regionale. In mancanza di Atm, il nostro territorio non sarebbe rappresentato e questo giustifica la permanenza della società. Inoltre Anci ha rcentemente affermato che il piano Madia non interessa i servizi pubblici locali come acqua, trasporti ed energia.”
Le altre due aziende che non rispettano il decreto “Madia” e che verranno per questo alienate dal Comune sono Fidi Toscana spa e la società CET – Società consortile Energia Toscana scrl che non svolgono attività e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali.
La delibera è stata approvata con i voti favorevoli del PD e i voti contrari di Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Un’altra Piombino, Ascolta Piombino, Forza italia Francesco Ferrari sindaco, il consigliere Marco Mosci del gruppo “Sinistra per Piombino”, Ascolta Piombino.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO