Piano strutturale intercomunale: nessun contributo
PIOMBINO 21 dicembre 2016 — I denari pubblici, si sa, sono pochi, ma se non si chiedono sono anche meno. Eppure la disponibilità di qualche finanziamento per gli studi, le analisi, le ricerche, le progettazioni necessarie per la predisposizione di un piano strutturale intercomunale fa bene. Se si vuole costruire un piano strutturale intercomunale, come la legge urbanistica regionale comanda, un po’ di soldi ci vogliono. Se si è ancora convinti che in Val di Cornia un nuovo piano strutturale intercomunale è necessario, anche la di là dell’imposizione regionale, una cassa alla quale attingere è proprio indispensabile. E poi, dato che la ricostituzione del nuovo “ufficio del piano” è stata così propagandata, per farlo funzionare sì un po’ di finanziamenti sono più che utili. Del resto la stessa Regione Toscana aveva approvato nell’agosto 2016 un bando per la concessione di contributi regionali per la redazione dei piani strutturali intercomunali e aveva dato la scadenza del 30 settembre per presentare le richieste. Ne sono pervenute in Regione otto e tutte prima sono state considerate ammissibili e poi anche finanziabili, ma tra queste non c’è quella dei Comuni della Val di Cornia che evidentemente non hanno presentato la domanda:
I contributi assegnati non sono irrilevanti perché vanno dall’ 81,90% (42.016 euro) del contributo richiesto dalla associazione dei Comuni di Bibbona e Casale Marittimo fino all’ 87,05% (174.100 euro) dell’Unione dei Comuni della Garfagnana:
L’Unione/Associazione dei Comuni disporrà del finanziamento per i successivi tre anni dall’assegnazione del contributo regionale ed entro quegli stessi tre anni dovrà approvare il piano strutturale d’area pena la revoca. Sono proprio i tempi che il Comune di Piombino, pensiamo d’intesa con gli altri Comuni della Val di Cornia, si è dato per l’approvazione del piano (il 1° semestre 2019) nella programmazione della pianificazione territoriale ed urbanistica 2016–2019 deliberata dalla Giunta il 6 luglio 2016.
Quei soldi avrebbero fatto comodo, come lo stesso Comune ammette nella stessa deliberazione, anche se è vero che il piano si può fare comunque, basta volerlo.