Pineta di Carbonifera in abbandono e tutto tace
PIOMBINO 8 dicembre 2015 – La segnalazione ci arriva dal lettore Mario Valentini e riguarda le pessime condizioni in cui si trova l’area della pineta di Carbonifera.
Valentini dice di aver spedito circa tre mesi fa una mail per segnalare la situazione al Comune di Piombino, alla Società dei parchi della Val di Cornia, all’assessore Stefano Ferrini. La protesta, corredata da ben 28 foto che evidenziano il degrado, è stata ripresa e pubblicata dal Tirreno e nei siti del Comune dei Cittadini di Venturina e del Comitato per Campiglia. In tutto questo tempo neanche una risposta è giunta dagli interessati. Con la speranza che la ripetizione dell’appello abbia miglior sorte, ripubblichiamo lo scritto di Valentini.
Questa è la situazione della Pineta di Carbonifera, retrostante il tratto di spiaggia libera compresa tra il molo del porticciolo adiacente e il bagno attrezzato Pappasole. Una caratteristica dei Parchi della Val di Cornia?
E se un mozzicone di sigaretta (distrattamente o volutamente) dovesse provocare un incendio?
E se uno di quei tronchi dovesse “seppellire” un iellato e/o sbadato tra i turisti che spesso si distendono sotto i “freschi” pini per far fronte alla calura estiva?
Cosa dire poi di un “parcheggio” ricavato in una spianata di campagna, tra buche e polvere permanente, senza alcun servizio: ombreggiatura, fontanella per lavare i piedi dalla sabbia, servizi igienici, ma con postazioni per il pagamento sosta fino ad arrivare a 12 o più euro al giorno?
A chi spetta intervenire? Vale sempre il giochino: “Tocca a te, a me no, a te ecc.ecc.” E chi si è visto si è visto?
Non capita mai che qualche funzionario addetto — con stipendio non da netturbino — muova il sedere dalla poltrona al fresco dell’ufficio e vada a vedere di persona lo spettacolo allegato?
Chiamatelo — se volete — sfogo estivo, ma la realtà non cambia.
Saluti, Mario Valentini