Pioggia sovraccarica le fogne, balneazione vietata
SAN VINCENZO 20 giugno 2018 — In merito all’evento eccezionale verificatosi in questo mese di giugno 2018 che ha sovraccaricato gran parte del sistema di fognatura di San Vincenzo, tra cui anche la fognatura di scarico delle acque meteoriche di via Elba, questa Azienda ASA SPA ed il Comune, nell’ottica della massima trasparenza e del loro continuativo impegno per la salvaguardia ambientale, forniscono i seguenti chiarimenti.
La rete fognaria di San Vincenzo è stata progettata, dimensionata e costruita, affinché nella fognatura nera non vi confluiscano mai acque di pioggia. Purtroppo questo non avviene in alcune zone e questo è la causa di quanto accaduto.
Le piogge intense che si sono registrate durante il temporale del giorno mercoledì 13 (circa 30 millimetri di pioggia totale nei due scrosci della notte e del primo pomeriggio, con un picco di 20 millimetri tra le ore 13 e le ore 15 registrati dal LAMMA) e che si sono ripetute il giorno successivo giovedì 14 hanno comportato un importante impegno idraulico del sistema delle reti e dei sollevamenti fognari, che sono sottoposti ad un carico di funzionamento che aumenta sensibilmente proprio durante i fenomeni di forte intensità, a causa dell’ingresso improprio delle acque meteoriche nella fognatura nera.
Oltre quanto sopra, si sono purtroppo registrati durante il temporale anche numerosi sbalzi di fornitura e di tensione elettrica che hanno peggiorato il quadro generale del funzionamento degli impianti, ponendo sotto stress i sollevamenti intermedi e lo stesso impianto finale di depurazione, con il rientro alla normalità della situazione solo nel pomeriggio inoltrato della giornata del 13.
Sin dalla giornata del mercoledì e nelle giornate successive si sono concentrate le attività di verifica dei tecnici e delle squadre di operai e mezzi specializzati di ASA insieme agli addetti del Comune presso tutte le centrali di sollevamento e sulla rete fognaria sia nera che bianca, per la verifica dei danneggiamenti e per ripristinare la completa funzionalità del sistema.
Contemporaneamente ed in via precauzionale, come previsto in casi simili dalla procedura che è stata convalidata sia dalla Regione Toscana che dalla stessa ARPAT, nel dubbio che i parametri di balneabilità avessero subito alterazioni batteriologiche soprattutto alla foce del Botro ai Marmi e presso quelle del Fosso delle Prigioni e del Renaione, è stata emanata dal sindaco un’ordinanza preventiva di divieto di balneazione.
La stessa ARPAT, coinvolta dal gestore secondo la procedura d’emergenza specifica sopra richiamata, ha effettuato propri controlli e rilevato parametri sfavorevoli sulla base delle analisi effettuate sui campioni di acqua marina prelevati il giorno giovedì 15, confermando l’inidoneità alla balneazione in tre punti del litorale, che sicuramente, in quanto legati ad un evento eccezionale, non influenzeranno il giudizio generale sulla qualità delle acque marine costiere del Comune, che da anni è riconosciuto dalla Regione Toscana nella categoria “eccellente”.
In tale contesto si inserisce anche il sovraccarico idraulico del sistema delle reti del viale Italia e di via Elba, il cui terminale si trova sulla spiaggia a sud del Porto. Per verificare la presenza di eventuali punti di commistione tra le reti, i controlli sono stati impegnativi. Gli interventi ricognitivi si sono conclusi nella giornata di domenica 17 con la rimozione dalla fognatura di corso Italia di una grande quantità di detriti, imputabili all’eccezionale evento meteo e probabile causa dei rigurgiti.
L’attività del gestore ASA proseguirà nei prossimi giorni con un intervento di verifica di situazioni simili e con la pulizia interna delle tubazioni fognarie con ricorso al mezzo meccanico speciale (botte combinata) sulla rete di corso Italia e delle zone limitrofe. Seguiranno poi attività di video ispezione all’interno delle fognature per controllare l’origine delle anomalie e lo stato strutturale e l’integrità delle stesse, che potrebbero aver subito danneggiamenti proprio per il sovraccarico idraulico di eventi simili.
Il principale aspetto che contribuisce al verificarsi simili condizioni anomale è determinato come detto dalla presenza di interferenze tra la fognatura nera, che teoricamente non dovrebbe essere impegnata dalla acque di pioggia, e la rete di fognatura per la raccolta e canalizzazione delle acque meteoriche (fognatura bianca). Questi collegamenti possono essere eliminati solo dopo la regolarizzazione degli allacci dei privati che scaricano non in modo regolare. Questo processo di separazione degli scarichi è stato avviato sin dal 2013 per effetto dell’azione congiunta di ASA e del Comune di verifica sul territorio .
L’obiettivo condiviso tra ASA e Comune è quello di estendere le indagini in maniera capillare e allargata a tutte le zone abitate che influiscono sul sistema fognario locale per la completa eliminazione delle cause delle criticità ambientali.
Quanto sopra testimonia che gli impegni di ASA e del Comune sono massimi per salvaguardare l’ambiente, oltre la scelta di investire in maniera ingente sul potenziamento del sistema di depurazione, sulle fognature e sulle principali stazioni di sollevamento. ASA ha finanziato e realizzato nell’anno 2016 lo spostamento della stazione di sollevamento presso la foce del Renaione, circa 180mila euro di investimento; nello stesso periodo ha effettuato il potenziamento delle stazioni di fognatura di sollevamento intermedie (Fosso delle Prigioni e area Camper); ha realizzato gli interventi di ammodernamento e potenziamento dell’impianto di depuratore Guardamare, sul quale si sono concretizzati tra il 2016 e il 2017 oltre 800mila euro di investimenti ed infine ha effettuato il revamping completo del depuratore della Valle, che si è concluso nel 2017 con una spesa di oltre 270mila euro.
È evidente quindi che la soluzione del problema collegato al sovraccarico idraulico del sistema fognario per la presenza di acque di pioggia durante eventi di forte intensità sia oggi da individuare quasi esclusivamente nella completa separazione della rete delle acque nere da quelle di raccolta delle acque meteoriche.
Concludendo, ASA e Comune vogliono rassicurare la cittadinanza e gli operatori economici che le attività tecniche per migliorare il sistema sono seguiti con il massimo impegno e che le procedure in casi di emergenza messe a punto per disservizi e/o eventi meteo intensi come quello di cui trattasi funzionano e garantiscono la massima salvaguardia dell’ambiente e delle persone e consentono il superamento delle criticità in tempi molto ridotti.
Comune di San Vincenzo e ASA