Piombino è un paese morto
PIOMBINO 20 novembre 2013 — Stasera ho percorso un po’ di strada a piedi a Piombino… Passando per i portici di Via Petrarca e per le vie che si intersecano con Corso Italia, mi sono reso conto che è veramente un paese morto. I muri dei portici di Via Petrarca sono arrivati ad uno stato di degrado che fa schifo anche solamente pensare di appoggiarci una mano, i negozi chiusi sono la maggioranza e non rimangono che fondi bui e sfitti, mentre quelli rimasti aperti sono vuoti di clienti, con le luci basse e confinano su entrambi i lati con mercanti cinesi o marocchini… scene da Marrakech Express. La situazione nelle vie vicine a Corso Italia è leggermente migliore, in quanto i negozi chiusi sono molti, ma quelli che rimangono aperti sembrano mostrare una parvenza di decenza che fa da contrasto con il vuoto creato dai clienti che non ci sono. La parte finale di Corso Italia che dà sulla fabbrica non la voglio nemmeno prendere in considerazione; li non è più Italia da diverso tempo… Mi sovviene un senso di pena a vedere le magliette e gli striscioni con scritto PIOMBINO NON DEVE CHIUDERE; Piombino è già chiusa, ma non ce ne siamo accorti! Ma state tranquilli, almeno fino alle elezioni (Maggio/Giugno) continueranno a prenderci per il culo con tutti i discorsi che sentiamo da anni, nel frattempo godiamoci ciò che gli amministratori ci hanno regalato. Benvenuti stranieri poveri in casa nostra!
Davide Fiorenzani