Piombino: il lento declino di una città industriale

PIOMBINO 30 otto­bre 2016 — Il 9 novem­bre 2016 alle ore 17,30 pres­so la Libre­ria Eras­mo, viale Avval­o­rati, 62 Livorno, si svol­gerà una dis­cus­sione sul sag­gio di Annal­isa Tonarel­li* Piom­bi­no: il lento decli­no di una cit­tà indus­tri­ale” pub­bli­ca­to nel n. 85 del­la Riv­ista di sto­ria e scien­ze sociali Merid­i­ana.  Inter­ver­ran­no Ste­fano Mus­so (Pres­i­dente Soci­età Ital­iana Sto­ria del Lavoro, Uni­ver­sità di Tori­no, Pietro Causara­no, Uni­ver­sità di Firen­ze, e la stes­sa Annal­isa Tonarel­li, Uni­ver­sità di Firen­ze. Coordinerà Car­la Roncaglia Pres­i­dente dell’ Isti­tu­to Stori­co del­la Resisten­za e del­la Soci­età Con­tem­po­ranea nel­la Provin­cia di Livorno.

liv_9nov16In alcu­ni luoghi, la breve sta­gione del­la siderur­gia ital­iana si è con­clusa con la scom­parsa del­la fab­bri­ca e lo sman­tel­la­men­to dei suoi siti pro­dut­tivi: tante attiv­ità sono state sos­ti­tu­ite da un vas­to vuo­to che è allo stes­so tem­po urbano, eco­nom­i­co, sociale, oltreché sim­bol­i­co e cul­tur­ale. Ma cosa è suc­ces­so quan­do l’ indus­tria ha attra­ver­sato una pro­fon­da crisi, è sta­ta pri­ma pri­va­tiz­za­ta e poi acquis­ta­ta da un pro­pri­etario multi­nazionale e ha per­so gran parte dei lavo­ra­tori, ma non è spari­ta? Questo è ciò che è accadu­to a Piom­bi­no, una cit­tà del­la cos­ta Toscana, che è sta­ta fon­da­ta e si era svilup­pa­ta intorno alle acciaierie. Lo scopo di questo lavoro — sul­la base di un’ampia ricer­ca sul cam­po — è quel­lo di anal­iz­zare le strate­gie messe in atto durante il proces­so di dein­dus­tri­al­iz­zazione nel­la zona di acciaio Piom­bi­no . Lo stu­dio si con­cen­tra sug­li effet­ti  dei con­sis­ten­ti aiu­ti eco­nomi­ci e finanziari  — sia nazion­ali che europei — ed esplo­ra il loro ruo­lo  nel creare con­dizioni favorevoli per lo svilup­po autonomo e auto-sostenu­to di ques­ta zona. In pri­mo luo­go pre­sen­ta il con­testo socio-eco­nom­i­co del ter­ri­to­rio di Piom­bi­no, in sec­on­do luo­go rias­sume la dis­tribuzione dei fon­di pub­bli­ci nel dis­tret­to ed evi­den­zia le strate­gie che han­no por­ta­to al loro uso. Infine,  val­u­ta criti­ca­mente in risul­tati in ter­mi­ni di  sti­mo­lazione di  attiv­ità eco­nomiche e di creazione di posti di lavoro.

Di segui­to l’indice del sag­gio:
1. Intro­duzione
2. Asce­sa e decli­no di una cit­tà fab­bri­ca
3. L’apogeo del­la com­pa­ny town
4. «La bel­la vita» in una cit­tà dein­dus­tri­al­iz­za­ta
5. La siderur­gia è mor­ta. Viva la siderur­gia
6. Il lun­go cre­pus­co­lo del­la cit­tà indus­tri­ale
7. La fine, o un nuo­vo inizio?
8. Con­clu­sioni

*Annal­isa Tonarel­li, dopo il dot­tora­to in Soci­olo­gia e ricer­ca sociale all’Università di Tren­to, ha col­lab­o­ra­to con numerosi isti­tu­ti di ricer­ca locali e nazion­ali occu­pan­dosi di mer­ca­to del lavoro, genere e inclu­sione sociale; ha inseg­na­to come docente a con­trat­to pres­so l’Università di Firen­ze diven­tan­do, suc­ces­si­va­mente, ricer­ca­tore in Soci­olo­gia dei pro­ces­si eco­nomi­ci e del lavoro al Dipar­ti­men­to di Scien­ze politiche e sociali. Ha recen­te­mente pub­bli­ca­to: Trasfor­mazioni dell’esperienza opera­ia, tra rego­lazione for­male e infor­male. Il caso del­la siderur­gia a Piom­bi­no, in «Soci­olo­gia del lavoro», 139, 2015.

2 risposte a “Piombino: il lento declino di una città industriale”

  1. Leonardo Mezzacapo says:

    Sarebbe sta­ta un’inizia­ti­va molto inter­es­sante da tenere a Piom­bi­no, per­ché Livorno? Comunque il libro mi inter­es­sa.

  2. L’even­to è orga­niz­za­to dal­l’Is­ti­tu­to Stori­co del­la Resisten­za e del­la Soci­età Con­tem­po­ranea nel­la Provin­cia di Livorno e dal­la Soci­età Ital­iana di Sto­ria del Lavoro. Per parte nos­tra par­lere­mo con Annal­isa Tonarel­li, che è una nos­tra col­lab­o­ra­trice, per ver­i­fi­care la pos­si­bil­ità di orga­niz­zare un even­to sim­i­le a Piom­bi­no.

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