Piombino: Mosci, Filacanapa e Chiarei fanno la pace

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PIOMBINO 24 novem­bre 2017 — Il Comune di Piom­bi­no infor­ma con un comu­ni­ca­to stam­pa che, mer­cé la medi­azione del sin­da­co Giu­liani, si è allen­ta­ta la ten­sione tra i capi­grup­po Mar­co Mosci (Sin­is­tra per Piom­bi­no) e Ser­gio Fila­cana­pa (Spir­i­to Libero) e l’asses­sore all’am­bi­ente Mar­co Chiarei. Moti­vo del con­tendere la ges­tione del­la vicen­da (non anco­ra ter­mi­na­ta) che ha riguarda­to il canile comu­nale ed il suo sgombero.

Di segui­to il testo del comu­ni­ca­to stam­pa:

Risolti i dis­si­di tra Mar­co Mosci (Sin­is­tra per Piom­bi­no) e Ser­gio Fila­cana­pa (Spir­i­to Libero) nei con­fron­ti del­l’asses­sore all’am­bi­ente Mar­co Chiarei. I due con­siglieri nei mesi scor­si, ave­vano pale­sato infat­ti la pro­pria insod­dis­fazione per il modo in cui era sta­ta gesti­ta la ques­tione del canile munic­i­pale, con la battaglia legale con l’avvo­ca­to Alessan­dro Napoleoni e lo sgombero di tut­ta al strut­tura avvenu­ta nei mesi scor­si. Negli ulti­mi mesi i due capi­grup­po ave­vano deciso di uscire dal­l’aula con­sil­iare quan­do parla­va Chiarei met­ten­do in dif­fi­coltà la mag­gio­ran­za.
Per­du­ran­do dunque questo sta­to di ten­sione anche nel­l’ul­ti­mo con­siglio del 15 novem­bre scor­so, il sin­da­co Giu­liani ha con­vo­ca­to in questi giorni una riu­nione nel suo uffi­cio con i due capi­grup­po e con l’asses­sore all’am­bi­ente per affrontare i motivi del con­trasto.
“Dopo una pro­fon­da dis­cus­sione – affer­ma il sin­da­co – è sta­to con­fer­ma­to da parte dei due capi­grup­po il mas­si­mo appog­gio all’­op­er­a­to del sin­da­co, venen­do incon­tro alla neces­sità di assumere un com­por­ta­men­to respon­s­abile in una fase così dif­fi­cile per la cit­tà. Ho con­stata­to quin­di la volon­tà di un rin­no­va­to per­cor­so di col­lab­o­razione, par­tendo pro­prio dalle crit­ic­ità esisten­ti, con l’in­ten­to di dare un con­trib­u­to fat­ti­vo e propos­i­ti­vo alla risoluzione delle prob­lem­atiche del ter­ri­to­rio e nel­l’in­ter­esse gen­erale”.

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