A Piombino nessuno ha più voglia di ridere
PIOMBINO 17 novembre 2017 — Il Coordinamento Art. 1 – Camping CIG esprime forte e incondizionata solidarietà alle sessanta donne dipendenti di Cooplat e Serenissima, addette alle mense e pulizie in Aferpi, che, secondo una inattesa decisione del Ministero del Lavoro in materia di ammortizzatori sociali, dovrebbero vedersi pesantemente decurtare le già misere retribuzioni e mettere in discussione la stessa prospettiva del posto di lavoro. Art. 1 – C.CIG dichiara la propria adesione e partecipazione attiva a qualsiasi tipo di mobilitazione queste lavoratrici vorranno mettere in atto, a partire da quella organizzata per domani mattina dalla Ugl terziario e dalla Filcams.
La drammatica notizia non viene certo alleviata dalla cronaca della assemblea romana dei soci di Aferpi ove, alla contestazione da parte di Nardi di “insolvenza prospettica”, Rebrab ha rilanciato roboanti scenari: partner cinesi, AFO riattivato in 6 mesi a produrre tre milioni di tonnellate di acciaio, più un altro milione da forno elettrico entro due anni. Purtroppo a Piombino nessuno ha più voglia di ridere: non ce n’è più il tempo. Il governo, che ha infilato la città in questo vicolo cieco, si sbrighi a riprendere il controllo della fabbrica e del territorio, riavvii quanto prima la produzione dei treni di laminazione, come primo passo per il ritorno al colaggio dell’ acciaio; si sbrighi anche a iniziare smantellamenti e bonifiche delle aree da liberare, premessa per ogni diversificazione produttiva.
Chiediamo che le organizzazioni sindacali organizzino la presenza dei lavoratori in presidio al Ministero dello sviluppo economico, in occasione dell’ incontro di lunedì prossimo tra tra il ministro Calenda e Rebrab. Non accetteremo passivamente la devastazione economica e sociale di Piombino e della Val di Cornia.
Coordinamento Art. 1 – Camping CIG