Piombino non è un’isola felice

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pervenuta in redazione

Piom­bi­no non é un’isola felice, é la notizia che infuo­ca la cit­tad­i­nan­za: l’en­nes­i­mo “eco­mostro” vista mare, sta­vol­ta col­lo­ca­to in local­ità Pozzetti. La nos­tra cit­tà van­ta un ter­ri­to­rio con scor­ci moz­zafi­a­to, veri e pro­pri gioiel­li invidi­a­bili: Piom­bi­no non è soltan­to un pae­sag­gio ormai com­pro­mes­so dal­la realtà indus­tri­ale. La nos­tra cit­tà è ric­ca di vedute mer­av­igliose che incan­tano i tur­isti, ma anche e soprat­tut­to i cit­ta­di­ni, gli stes­si cit­ta­di­ni che evi­den­te­mente non gradis­cono le nuove costruzioni in local­ità Pozzetti, che con la loro altez­za impedis­cono di pot­er ammi­rare il mare da uno dei pun­ti panoram­i­ci più bel­li. Piaz­za Bovio è la nos­tra spet­ta­co­lare ter­raz­za sulle isole, ma da oggi purtrop­po abbi­amo anche una “terrazza/tetto” che le isole, invece, le copre! La causa? Tut­to ha orig­ine da un’infelice des­ti­nazione d’u­so del ter­reno, accom­pa­g­na­ta dal­lo sti­mo­lo a vol­er costru­ire da parte delle imp­rese, fino ad arrivare nel 2009 alla “lot­tiz­zazione”, con­sen­ti­ta dal­la nos­tra Ammin­is­trazione Comu­nale. Ovvi­a­mente l’intera pro­ce­du­ra è asso­lu­ta­mente legale, ci mancherebbe. La polit­i­ca di con­trol­lo e con­ser­vazione del ter­ri­to­rio da parte del­la Sin­is­tra sem­bra essere appli­ca­ta solo a liv­el­lo nazionale, come dimostra­no la pre­sen­za dei veti al famiger­a­to “Piano Casa” o alla stig­ma­tiz­zazione (giustis­si­ma!) ver­so nuovi e dev­as­tan­ti “Con­doni Edilizi”. Tut­tavia a liv­el­lo locale i con­trol­li sono blan­di o addirit­tura inesisten­ti, e tale assen­za con­duce ad una situ­azione in cui sono i cit­ta­di­ni che si accor­gono delle dif­for­mità. Ora la doman­da sorge spon­tanea: non dovreb­bero esser­ci con­trol­li comu­nali sui cantieri? Non dovreb­bero esser­ci super­vi­sioni con­tin­ue, soprat­tut­to nel caso di situ­azioni del­i­cate o di prog­et­ti che riguardano ambiti pae­sag­gis­ti­ci sen­si­bili? La polit­i­ca miope e ambigua di ques­ta Ammin­is­trazione Comu­nale, per quan­to riguar­da la val­oriz­zazione dei punti/vetrina del­la nos­tra cit­tà, é ormai la pro­tag­o­nista prin­ci­pale del Pozzettipiano di svilup­po di Piom­bi­no: a propos­i­to, qual­cuno sa che fine ha fat­to il Rego­la­men­to Urban­is­ti­co? Già in pas­sato siamo sta­ti, da cit­ta­di­ni, spet­ta­tori di dub­bie inizia­tive edilizie e urban­is­tiche, per­ciò noi del MoVi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no ci sen­ti­amo di resp­in­gere vig­orosa­mente questo tipo di men­tal­ità e queste modal­ità di ges­tione del ter­ri­to­rio. Rima­ni­amo sor­pre­si nel leg­gere poi le affer­mazioni pro­nun­ci­ate dal­l’Asses­sore all’Ur­ban­is­ti­ca di Piom­bi­no, che annun­cia, con toni che addirit­tura las­ciano inten­dere una cer­ta sod­dis­fazione, di aver rag­giun­to un “accor­do”. L’accordo con­sis­terebbe in las­cia­re inal­ter­ata la strut­tura con­tes­ta­ta in local­ità Pozzetti e real­iz­zare, attra­ver­so la cifra ottenu­ta per la sana­to­ria del dan­no subito, un nuo­vo pun­to panoram­i­co. Ci doman­di­amo che tipo di “accor­do” sia quel­lo che con­sente di las­cia­re inal­ter­ato un abu­so! Esistono delle leg­gi che devono essere rispet­tate! Come si fa a pro­porre un accor­do su un abu­so? Non è pos­si­bile risol­vere il prob­le­ma con una trat­ta­ti­va, occorre sem­plice­mente appli­care la legge. Inoltre non è cer­to gra­zie ai con­trol­li comu­nali che è sta­to pos­si­bile denun­cia­re il fat­to, anzi, tutt’altro. E’ sta­to gra­zie alla cit­tad­i­nan­za, anco­ra una vol­ta, se la ques­tione è sta­ta soll­e­va­ta. Qual­cuno ha dimen­ti­ca­to di portare a ter­mine i con­trol­li nec­es­sari. Rima­ni­amo per­p­lessi di fronte a tali scelte di polit­i­ca urban­is­ti­ca, soprat­tut­to per­ché ven­gono per­pe­trate da una parte polit­i­ca che, come già osser­va­to, a liv­el­lo regionale e nazionale par­rebbe vol­er difend­ere il ter­ri­to­rio (mag­a­ri com­bat­ten­do le sana­to­rie edilizie), per poi invece a liv­el­lo locale effet­tuare dei cam­bi­a­men­ti nel­la des­ti­nazione d’u­so di luoghi del­i­cati e vin­co­lati (Casone di Barat­ti), o assen­tire a costruzioni con impat­ti visivi dis­cutibili (ascen­sore “panoram­i­co” sul Gol­fo di Salivoli), ed infine impeg­nar­si nel trovare forme di accor­do, che assomigliano molto ad assoluzioni per evi­den­ti abusi edilizi in cor­so d’opera (local­ità Pozzetti). Il MoVi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no, insieme al resto del­la cit­tad­i­nan­za, è stan­co di ved­er pas­sare il mes­sag­gio sec­on­do il quale “i fur­bi se la cavano sem­pre”. Chiedi­amo per­ciò che sia fat­ta luce su tut­ta la ques­tione, che siano indi­vid­u­ate chiara­mente le respon­s­abil­ità di chi era incar­i­ca­to di seguire e con­trol­lare lo svol­gi­men­to dei lavori e, se vi sono, anal­iz­zare le impli­cazioni etiche a cari­co del­l’Am­min­is­trazione Comu­nale, pri­mo tra tut­ti del­l’Asses­sore all’Urbanistica.

MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO

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