Piombino: si può cambiare, basta crederci

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PIOMBINO 12 set­tem­bre 2014 — Le nubi all’orizzonte non ten­dono a schiarir­si, il tem­po, para­dos­salmente, accom­pa­gna la nos­tra cit­tà ver­so un des­ti­no che non meri­ta. Eppure sono molte le azioni in cam­po, dall’Accordo di Pro­gram­ma, all’ampliamento del Por­to, tut­ta la piani­fi­cazione strate­gi­ca in atto pre­vista dal­la prece­dente ammin­is­trazione. Eppure, guardan­do questi pro­gram­mi, non sfug­gono l’incompiutezza, l’inefficacia del­la pre­vi­sione, ma soprat­tut­to, le risposte si ori­en­tano ver­so il lun­go peri­o­do. In queste pre­vi­sioni man­ca, o è solo parziale, la temu­ta diver­si­fi­cazione, quel­la cosa che, se fat­ta bene, prevede un cam­bio rad­i­cale di men­tal­ità e un inevitabile inter­ven­to sul ter­ri­to­rio. Inter­ven­to temu­to più per ide­olo­gia e pre­ven­zione, sen­za pen­sare che una buona architet­tura pos­sa miglio­rare l’ambiente, forse siamo più abit­uati alla geome­tria che all’architettura. Per diver­si­fi­care, noi, d’Ascolta Piom­bi­no, con­tinuiamo a sostenere che sia nec­es­sario un inter­ven­to imme­di­a­to per sanare la situ­azione delle Fab­bric­ciane, attra­ver­so un’urbanizzazione degli ambiti, che sig­nifi­ca lavoro, oneri a cari­co per opere pub­bliche e tasse da riscuotere sulle sec­onde case, oggi def­i­nite impro­pri­a­mente nei fat­ti, annes­si agri­coli. Da subito chiedi­amo la riv­is­i­tazione del Piano del­la Cos­ta Urbana, l’attuale è un fal­li­men­to in ter­mi­ni d’attrazione degli inves­ti­men­ti e del­la pos­si­bil­ità del­la creazione di servizi, indis­pens­abili per incre­mentare il tur­is­mo. A sca­den­za e indero­ga­bile il nuo­vo Piano del­la Cos­ta Est, che non può pre­scindere anche dal des­ti­no dell’Enel. Con­tes­tual­mente è impre­scindibile riscri­vere il Piano Strut­turale, quel­lo che ci dice cosa si fa e dove, oggi un gigante d’argilla che impedisce ogni pos­si­bil­ità di con­cre­to svilup­po. Il des­ti­no, o almeno una grossa parte, dipende pro­prio da noi, dal­la polit­i­ca, dal­la volon­tà di cam­biare, ma serve cor­ag­gio.

Ric­car­do Gelichi, Por­tav­oce del­la Lista Civi­ca Ascol­ta Piom­bi­no

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