A Piombino un problema sicurezza sottovalutato
PIOMBINO 26 giugno 2017 — Negli ultimi mesi nel territorio comunale si sono verificati numerosissimi episodi che, stante anche la loro frequenza e costanza, confermano l’esistenza di un problema serio, sinora sottovalutato.
Nell’ambito della criminalità diffusa e predatoria, al primo posto devono essere menzionati i furti negli appartamenti che, da un paio di anni a questa parte, hanno raggiunto numeri impressionanti. Il risultato è che non ci si può sentire sicuri neppure all’interno delle quattro mura domestiche. Alla ribalta delle cronache delle ultime settimane, poi, ci sono i furti all’interno delle autovetture parcheggiate lungo le vie pubbliche.
Ma la sicurezza non riguarda solamente i furti; sotto un profilo di rispetto della legalità, vanno menzionati i danneggiamenti, i deturpamenti (specie nel centro storico), la vendita di beni contraffatti (che peraltro mette a repentaglio l’equilibrio precario del commercio legale), l’accattonaggio, il più delle volte molesto ed insistente.
Ci sono persino casi di immobili di proprietà di privati da anni illegittimamente occupati da gruppi di senzatetto che ne hanno fatto il proprio alloggio, nell’ambito di un contesto di degrado che priva il legittimo proprietario del diritto di usare la cosa propria e condiziona anche il vicinato.
E poi il capitolo profughi: non curando la condizione economica della città e del suo drammatico momento storico, al Comune di Piombino è stato chiesto di ospitarne centinaia senza che alcuno obiettasse; oramai è risaputo, una buona fetta dei soldi pubblici frutto dei contribuenti viene utilizzata per dare sostegno ai migranti; il problema è che il meccanismo non è ispirato da mire umanitarie bensì da interessi economici.
Anche la circostanza dell’elevato numero di migranti ha effetti sulla sicurezza urbana e sul decoro, attesa l’assenza di integrazione ed i frequenti atti di violenza (uno addirittura sfociato in un omicidio) che si verificano nei centri profughi del nostro Comune.
Che i piombinesi non si sentano più sicuri, semmai ve ne fosse stato bisogno, lo prova il fatto che la Lega Nord nel nostro Comune, con una lodevole iniziativa, in una settimana ha raccolto più di settecento firme sul tema della sicurezza.
Di certo c’è che le forze dell’ordine fanno il possibile ed anche di più ma devono fare quotidianamente i conti con una assenza di sostegno strumentale, finanziario e logistico del governo. La polizia municipale, d’altro canto, è ridotta all’osso, con un numero di agenti insufficienti a far fronte ai numerosi compiti affidati a quel corpo.
Servirebbe maggiore responsabilità in chi ci amministra, anche localmente, con investimenti sul personale della polizia municipale e su telecamere posizionate in punti strategici, con una richiesta alla prefettura di riduzione del numero di profughi ospitati nel nostro Comune e, più in generale, con la richiesta ferma di rispetto della legge; il tutto invece di considerare Piombino “un’isola felice”, sottovalutando il problema.
Noi, nell’ambito del nostro ruolo di forza di opposizione, continueremo a sollecitare interventi urgenti ed indispensabili a garantire la sicurezza dei nostri cittadini, specie degli anziani e dei bambini; recentemente abbiamo ripresentato una proposta, già bocciata dal consiglio comunale lo scorso anno, volta ad istituire un’associazione di volontari dediti all’osservazione del territorio i quali, gratuitamente e su base volontaristica, previa sottoscrizione di uno statuto e di un modello di adesione, in stretta collaborazione con carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia municipale, previa autorizzazione del prefetto di Livorno, possano prestare attività di volontariato diurno e notturno, con finalità di solidarietà sociale nell’ambito della sicurezza urbana.
Non si tratta di “ronde”, come alcuni pieni di pregiudizio politico hanno appellato, bensì di gruppi di cittadini responsabili che sono consapevoli di dover sopperire ad una mancanza di controlli; sono cittadini a cui non viene dato potere di farsi giustizia da soli ma che anzi chiedono di assumersi un onere di vigilanza, pronti poi a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, laddove necessario. In alcune città (tra le più vicine Grosseto) il meccanismo è stato attuato e da subito ha dato effetti positivi; d’altronde, crediamo che già la presenza di controlli costanti nel territorio si trasformi in disincentivo per buona parte della criminalità.
L’obiettivo è tornare a respirare quel senso di sicurezza oramai perso.
Mozione
(Art. 37 del Regolamento delle attività del consiglio comunale)
Piombino, 20 giugno 2017
Al Sig. Sindaco
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Agli Assessori competenti
Loro Sedi
Oggetto: istituzione di un’associazione di volontari per la sicurezza del territorio comunale e per l’incolumità pubblica
Premesso che
negli ultimi mesi, nel territorio comunale, si sono verificati numerosissimi episodi che, stante anche la loro frequenza e costanza, minano seriamente la sicurezza pubblica e, nello specifico, quella sicurezza urbana da intendersi come bene pubblico che afferisce alla vivibilità ed al decoro della città (vedasi il recente D.L. 14/2017).
Nell’ambito della criminalità diffusa e predatorio si ricordano su tutti i frequenti furti all’interno degli appartamenti, nonché quelli verificatisi all’interno delle autovetture parcheggiate lungo le vie pubbliche.
Non solo; sotto un profilo di rispetto della legalità, moltissimi sono i danneggiamenti, i deturpamenti (specie nel centro storico), la vendita di beni contraffatti (che peraltro mettono a repentaglio l’equilibrio precario del commercio legale), l’accattonaggio, il più delle volte molesto ed insistente.
Tutto ciò sta determinando un crescente senso di insicurezza e di impotenza nella popolazione, la quale, invece, avrebbe il diritto di sentirsi protetta.
Posto che
il costante ed apprezzabile impegno delle forze dell’ordine non è sufficiente ad arginare il problema, alla luce dei drastici e deprecabili tagli a firma del Governo, che depotenziano le autorità preposte alla sicurezza pubblica ed alla osservanza delle leggi, e determinano una totale assenza di sostegno strumentale, finanziario e logistico.
Del resto, anche l’esiguo numero degli agenti ed ufficiali appartenenti alla Polizia Municipale è totalmente insufficiente ad incidere in modo sensibile sul rispetto delle leggi e sulla prevenzione: la presenza di un agente ogni mille abitanti, tenuto altresì conto dei numerosi compiti attribuiti al corpo, non è idoneo a trasmettere un minimo senso di controllo del territorio, di vigilanza e di sicurezza al cittadino; si pensi a tal proposito che il numero degli appartenenti alla Polizia Municipale di Piombino è in continua diminuzione, essendo passato da 37 unità del 2005 (numero comunque non idoneo già allora) a 33 unità attuali, con lo spettro di tre futuri pensionamenti che con ogni probabilità non verranno rimpiazzati.
Atteso che
il sottoscritto consigliere comunale presentò ad ottobre 2015 una mozione simile alla presente, iscritta all’ordine del giorno della seduta consiliare del 17 novembre 2015 ma che non venne discussa ed anzi ritirata dal proponente sul presupposto che alcune altre forze politiche avevano auspicato una discussione più ampia del problema all’interno della competente commissione.
Ne seguivano alcune riunioni in commissione, dopo di che, curiosamente, i gruppi consiliari PD e Spirito Libero protocollavano in data 7.12.2015 un ordine del giorno sulla sicurezza pubblica ed i furti negli appartamenti dal contenuto sensibilmente differente e più attenuato rispetto a quello della originaria mozione poi ritirata dall’odierno scrivente.
Il suddetto ordine del giorno veniva discusso alla seduta consiliare dell’8.1.2016 e, dopo un suo emendamento richiesto da alcune forze politiche tra cui anche quella del gruppo consiliare di cui fa parte chi scrive, discusso ed approvato.
Ciò premesso,
posto che si ritiene che il contenuto di tale ordine del giorno – di cui peraltro si ignora se sia stato effettivamente attuato — non sia idoneo ad attenuare il problema di sicurezza che sta caratterizzando il nostro territorio.
Posto altresì che
i cittadini hanno il diritto di dare privatamente vita a comitati di quartiere o semplici coordinamenti per la tutela del patrimonio privato e pubblico; a sostegno del pattugliamento da parte delle forze dell’ordine, oltre alla necessaria installazione di un numero maggiore di telecamere nelle zone più a rischio della città, è indispensabile un’opera di prevenzione che coinvolga attivamente i cittadini affinché, unicamente con la loro attività di vigilanza, di concerto con gli Ufficiali ed Agenti di Pubblica Sicurezza, possano contribuire a scongiurare la commissione di quei reati in espansione sul nostro territorio e di quegli atti di deturpamento della città, riconsegnando alla cittadinanza quel senso di sicurezza oramai svanito.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio Comunale
dà mandato al Sindaco ed alla Giunta affinché si provveda ad istituire un’associazione di volontari dediti all’osservazione del territorio i quali, gratuitamente e su base volontaristica, previa sottoscrizione di uno statuto e di un modello di adesione, in stretta collaborazione con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, previa autorizzazione del Prefetto di Livorno, possano prestare attività di volontariato diurno e notturno, con finalità di solidarietà sociale nell’ambito della sicurezza urbana.
Dà mandato alla commissione consiliare competente di redigere l’atto costitutivo della stessa associazione ed il relativo statuto, di concerto con i comitati cittadini che dovessero essere già costituiti, affinché sia disciplinata con un regolamento l’attività dei volontari, i rapporti con l’amministrazione comunale, la dotazione e l’equipaggiamento, nonché i loro doveri.
Francesco Ferrari
Consigliere Comunale