Più 350mila metri cubi dalla discarica ex Lucchini
PIOMBINO 21 novembre 2018 – Nata nel 1998, non più utilizzata dal 2010, con copertura definitiva mai realizzata, era la “discarica ex Lucchini aperta” o più semplicemente “discarica ex Lucchini”, così come viene chiamata nei documenti di RIMateria, per rifiuti speciali a servizio dello stabilimento.
Le opere di chiusura della discarica ex Lucchini e di riprofilatura con l’attuale discarica RIMateria fanno parte del progetto ancora sottoposto a valutazione di impatto ambientale. Si prevede la chiusura definiva della discarica nella consistenza volumetrica attualmente esistente e la riprofilatura con la discarica RIMateria mediante soprelevazione fino al raggiungimento della quota massima autorizzata della discarica RIMateria ed il recupero in questo modo di una volumetria aggiuntiva di 350.000 metri cubi che porterà il volume complessivo della discarica RIMateria a circa 2.210.000 metri cubi rispetto alla configurazione già autorizzata di 1.860.000 metri cubi di rifiuti speciali. Il sistema di separazione proposto per la sommità dovrà funzionare sia da copertura definitiva della discarica esistente, sia da fondo per la soprelevazione, quindi la discarica attualmente alta circa tra 17 e 19 metri raggiungerà con i nuovi conferimenti la quota di 35 metri.
Oggi la discarica ex Lucchini è nella disponibilità di RIMateria e costituisce parte di un complesso di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti costituito da:
- la discarica per rifiuti speciali non pericolosi interna allo stabilimento siderurgico ex Lucchini, denominata “discarica ex Lucchini” in merito alla quale è in corso di perfezionamento l’iter per il passaggio della titolarità dell’Autorizzazione Integrata Ambientale a RIMateria;
- l’impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani e speciali non pericolosi comprendente la discarica ex-Asiu che si affaccia sulla strada diretta alla costa Est, attualmente alta 32 metri, e che, una volta coperta, raggiungerà i 35 metri;
- la piattaforma di trattamento dei rifiuti industriali in area LI53bis (ex società Tecnologie Ambientali Pulite T.A.P.);
- la vecchia discarica LI53 (ex Lucchini) esaurita da non confondere con la LI053aR (cfr in Stile libero Idee dalla Val di Cornia Si scrive LI053aR ma si legge discarica abusiva, ndr) che la stessa RIMateria definisce “discarica totalmente abusiva e a tutt’oggi incontrollata”.
La storia della discarica ex Lucchini
Nel giugno 1998 la Provincia di Livorno approvò il progetto definitivo di una discarica a servizio dello stabilimento Lucchini di Piombino, autorizzandone la realizzazione in tre lotti da predisporre in fasi successive ed aventi volumetrie rispettivamente di 159.000, 194.000 e 177.000 metri cubi, per un totale di 530.000 metri cubi.
Nel maggio 2000 venne autorizzato l’esercizio del lotto 1.
Attraverso passaggi successivi si arrivò all’ agosto 2006 quando venne autorizzato l’esercizio del lotto 3 e la discarica assunse la seguente conformazione:
Nell’ottobre 2007 fu rilasciata dalla Provincia di Livorno l’Autorizzazione Integrata Ambientale nella quale si stabiliva che
- la discarica era al servizio delle acciaierie Lucchini e vi venivano conferiti solo rifiuti provenienti dal ciclo produttivo,
- la discarica già autorizzata allo smaltimento di tali rifiuti occupava una superficie di 63.400 metri quadrati ed aveva un volume previsto di di 530.000 metri cubi.
Nel settembre 2008 la Provincia di Livorno approvò l’ampliamento da 530.000 a 625.000 metri cubi con soprelevazione delle sponde.
Si arrivò infine al 20 luglio 2010 data di sospensione del conferimento di rifiuti, rimanendo una volumetria residua di 15.000 metri cubi.
Il conferimento di rifiuti non è stato più ripreso (da allora e fino al 2014 i rifiuti furono conferiti all’impianto T.A.P. e ad impianti esterni) ed inoltre la chiusura definitiva non è mai stata realizzata.
Da chi è stata gestita la discarica in tutto questo periodo?
Il Rapporto sullo stato dell’ambiente 2004 del Circondario della Val di Cornia afferma che all’interno del perimetro industriale è presente anche una discarica per rifiuti speciali di origine industriale, gestita direttamente dalla Lucchini, nella quale possono essere smaltiti, mediante stoccaggio definitivo, diverse tipologie di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dai diversi cicli produttivi.
La deliberazione del Comune di Piombino n° 50 del 13 febbraio 2008 segnala la presenza nel polo per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti di Ischia di Crociano di una discarica per lo smaltimento dei rifiuti industriali non pericolosi di proprietà della società Lucchini affidata in gestione alla società Asiu.
La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse connesse, riprendendo quanto è possibile leggere nel verbale della conferenza dei servizi istruttoria presso il Ministero dell’ ambiente del 9 novembre 2016, scrive nel 2017 che la società Asiu, Azienda Servizi Igiene Urbana di proprietà del Comune di Piombino e dei Comuni della Val di Cornia, è proprietaria e gestisce un complesso di impianti per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti solidi in località Ischia di Crociano (Comune di Piombino), compresa una discarica per rifiuti urbani e speciali non pericolosi.
L’attuale impiantistica situata in località Ischia di Crociano, è rappresentata principalmente dai seguenti impianti di discarica attualmente in fase di coltivazione:
- la discarica per rifiuti urbani e speciali non pericolosi, di proprietà Asiu;
- la discarica per rifiuti speciali a servizio dello stabilimento, di proprietà Lucchini in amministrazione straordinaria, in merito alla quale è in fase di perfezionamento l’iter per il passaggio della titolarità ad Asiu.
Comunque, stando ai documenti citati, almeno dal 2008 al 2010, e forse anche precedentemente, la discarica era gestita da Asiu tant’è che nel bilancio consuntivo Asiu del 2011 compare in entrata, ma relativa al 2010, una voce Gestione discarica Lucchini S.p.A. pari a 137.963 euro. Voce che si azzera nel 2011. Ed in effetti i conferimenti in discarica finirono nel 2010.
Finì allora un’altro dei punti fissati nel protocollo d’intesa, firmato il 26 aprile 1999 alla Presidenza del consiglio dei ministri dai rappresentanti di governo, Regione Toscana, Comune di Piombino, Circondario Val di Cornia, Provincia di Livorno, Autorità portuale di Piombino, Lucchini, e nella deliberazione del consiglio comunale di Piombino del 25 agosto 1999. Nel protocollo si concordava sull’opportunità di realizzare una piattaforma tecnologica polifunzionale per la gestione ed il riutilizzo dei rifiuti industriali e si ipotizzava di utilizzare la società Tecnologie Ambientali Pulite (T.A.P.) come soggetto di riferimento, progetto poi del tutto fallito in modi che Stile libero Idee dalla Val di Cornia ha già raccontato in numerosi articoli. Nella delibera comunale si aggiungeva la sollecitazione alla Lucchini “per l’affidamento a T.A.P. anche delle operazioni transitorie alla messa a regime della piattaforma della raccolta dei rifiuti (prevedendo idonea differenziazione degli stoccaggi e competente gestione delle discariche interne”.
La messa a regime della piattaforma non è mai avvenuta e la discarica ex Lucchini gestita da Asiu ha chiuso l’attività nel 2010.
(le foto pubblicate nell’articolo sono tratte dalla documentazione presentata da RIMateria in sede di Valutazione di Impatto Ambientale)