Poche righe sulla situazione in Colmata

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PIOMBINO 26 luglio 2019 — Pub­blichi­amo la let­tera aper­ta che il Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no Val di Cor­nia ha invi­a­to al sin­da­co di Piom­bi­no Francesco Fer­rari:
“Il Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca ha deciso di scriver­Le queste poche righe riguar­do alla situ­azione in Col­ma­ta.
Dal momen­to che buona parte del­la cam­pagna elet­torale è sta­ta svilup­pa­ta sul tema del­la dis­car­i­ca a Ischia di Cro­ciano, siamo cer­ti che Lei non abbia dimen­ti­ca­to gli impeg­ni pre­si con i suoi elet­tori e con tut­ti i cit­ta­di­ni.
Ci sem­bra che la pre­sen­za di una insalu­bre e inquinante dis­car­i­ca, dove niente si rici­cla e di tut­to si con­ferisce, all’en­tra­ta di Piom­bi­no e con­fi­nante con le porte di casa di alcu­ni suoi concit­ta­di­ni, stia dive­nen­do qual­cosa di scon­ta­to e per alcu­ni irre­versibile. Si dà rilie­vo sul­la stam­pa locale ai suoi incon­tri con i diri­gen­ti di RIMa­te­ria e con i pri­vati che deten­gono le quote di mag­gio­ran­za, come se ogni cosa fos­se in rego­la all’interno di quel­la dis­car­i­ca e come se non vi fos­sero deb­iti da rip­i­anare…
Si legge dell’incontro con i sin­da­cati riguar­do le sor­ti dei lavo­ra­tori e del loro futuro e a tal propos­i­to vor­rem­mo aggiun­gere che nes­suno in prece­den­za si era pre­oc­cu­pa­to di pro­tegger­li, forse per­ché face­va como­do usar­li come arma di pres­sione, ma non si nota la stes­sa atten­zione ver­so chi, sen­za alcu­na col­pa, è costret­to a con­vi­vere ogni giorno coi mias­mi e col peri­co­lo di una dis­car­i­ca trop­po vic­i­na.
Gli abi­tan­ti di Col­ma­ta, “figli di un dio minore”, non ven­gono mai ram­men­tati se non per offrire scuse di como­do o cer­care di far loro accettare una ille­gal­ità con­cla­ma­ta e per­sis­tente negli anni in fun­zione di ritorni eco­nomi­ci per ditte esterne. Non pos­si­amo fare a meno di notare, per esem­pio, che non viene richi­es­ta la V.I.S. e che dei caro­tag­gi pro­prio non se ne par­la, men­tre, riguar­do alle cen­tra­line di mon­i­tor­ag­gio, si rimane nel vago. Si ha la sen­sazione di andare ver­so una “nor­mal­iz­zazione” di una realtà che invece nor­male non è e si par­la di “riqual­i­fi­cazione” che sem­bra vol­er dire tut­to e il suo con­trario a sec­on­da di chi usa questo ter­mine. Apprezzi­amo la volon­tà di for­mare una com­mis­sione di stu­dio sul­la pre­gres­sa situ­azione di Asiu, Tap e RIMa­te­ria per capire cosa in realtà sia suc­ces­so ma sem­pre in nome del­la trasparen­za, per­ché non pub­bli­care i con­trat­ti sot­to­scrit­ti coi pri­vati e i bilan­ci 2018 e il parziale 2019? Con­clu­di­amo ripe­tendo che non vogliamo Piom­bi­no polo nazionale di rac­col­ta rifiu­ti, facen­dole umil­mente osser­vare che la temu­ta chiusura di RIMa­te­ria non provocherebbe dan­ni ambi­en­tali, essendo questi ulti­mi già in essere da molti anni e che aldilà del­la paro­la boni­fiche, stru­men­tal­mente usa­ta da chi le boni­fiche pro­prio non pen­sa a far­le, non è accetta­bile nes­sun aumen­to anche parziale e sot­to men­tite spoglie del­la dis­car­i­ca.”.

Il Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no Val di Cor­nia

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