Pochi fiori dal Pd al nuovo assessore del Pd
PIOMBINO 1 febbraio 2019 - Il sindaco Massimo Giuliani ha nominato un nuovo assessore. Si tratta di Nicola Cecchelli che ha preso il posto del dimissionario Stefano Ferrini. Cecchelli, 37 anni, ha ottenuto le deleghe agli affari generali, innovazione tecnologica, bandi e politiche europee, formazione professionale e organizzazione di eventi. In giunta egli giunge con un curriculum nel quale si indicano il diploma al liceo artistico di Cecina, una laurea all’Accademia delle Belle arti di Brera e una particolare attività nella organizzazione di eventi.
Militante nel Pd, il nuovo assessore indica nel suo curriculum su Facebook la corrispondenza dalla Toscana presso Flash Art International, il lavoro come critico d’arte e curatore indipendente, ed anche un’attività da coordinatore del decoro urbano, beni culturali e ambientali del Comune di Piombino, ente dove egli ha anche svolto il servizio civile.
Dopo la nomina, Cecchelli ha ringraziato “per la fiducia riposta” e ha garantito il proprio impegno “per svolgere questo incarico nel miglior modo possibile”. Al “Tirreno” il nuovo assessore ha indicato, tra le sue prime iniziative, l’organizzazione della Coppa Carnevale di basket.
Tuttavia, a meno di quattro mesi dal voto con un’attività prevedibilmente ridotta nell’ultimo periodo preelettorale, ha sorpreso la scelta del sindaco verso un esperto in organizzazione di eventi. Peraltro in un momento in cui l’esecutivo vede dimissionario e non sostituito anche l’assessore all’ambiente, settore in grande fermento in questi tempi.
La meraviglia non è tanto nostra quanto piuttosto — e molto più significativamente — di Andrea Toninelli, membro della segretaria dell’Unione comunale Pd e segretario del circolo di Riotorto. Si può anche parlare di sconcerto da parte di chi, magari abituato ad altre stagioni politiche, legge i cinque appunti contenuti in un dichiarazione di Toninelli riportata dal Telegrafo. Così infatti scrive il segretario del circolo di Riortorto:
«Non conosco il neo assessore Cecchelli. Per questo non ho intenzione di giudicare la persona, ma traggo da questa nomina considerazioni meramente politiche.
PRIMO. Le competenze. Non ci sono. Un laureato all’Accademia delle Belle arti di Brera con deleghe a <affari generali, innovazione tecnologica, bandi europei, politiche europee, formazione professionale, organizzazione e gestione eventi>.
SECONDO. Il Comune di Piombino è da otto mesi senza un assessore all’ambiente. Carica fondamentale per una amministrazione, ancora di più visto per Piombino, visto le vicende locali. A 2 mesi dall’amministrazione ordinaria si sceglie un nuovo assessore. Sembra che l’ambiente conti meno delle deleghe attribuite al neo assessore. Il neo assessore avrà il tempo di entrare in Comune che la legislatura sarà finita. Mi sfugge la logica di questa nomina.
TERZO. Premesso che dare o togliere deleghe è compito del sindaco. Siamo all’ennesimo episodio dove il partito non viene nemmeno informato. In questi giorni erano stati fatti passi in avanti per un percorso condiviso. Ed ecco che apprendiamo dai giornali la nomina dell’assessore.
QUARTO. Tra i possibili candidati era proprio necessario scegliere uno che ha fatto un concorso in Comune e non ha superato l’esame?
QUINTO. È veramente difficile, con tutta la buona volontà, tacere a queste vicende che dimostrano l’inadeguatezza di una classe politica. C’è un Pd diverso. Auguro un buon lavoro all’assessore che spero di conoscere quanto prima. Almeno prima che finisca la legislatura».
Di fronte all’accoglienza che l’esponente dell’Unione comunale Pd ha riservato al nuovo assessore Pd, è rimasto «spiazzato» anche il consigliere della lista Ascolta Piombino Riccardo Gelichi che, commentando le vicende relative all’incarico a Cecchelli, ha temuto che «qualcuno volesse rubargli il mestiere di oppositore»
E quasi quasi, mutatis mutandis, è Gelichi che finisce per dare una mano al primo cittadino, vero obbiettivo nella disputa tutta interna al partito di maggioranza.
«Non si pensi – ha dichiarato il consigliere di Ascolta Piombino — che i problemi di Piombino siano attribuibili solo al sindaco Giuliani. Lui ha la grave responsabilità di non aver segnato un percorso di discontinuità, del resto governava anche prima; ma i temi della Fabbrica, delle Bonifiche, dei Rifiuti, infrastrutturale, di Diversificazione, Pianificazione territoriale, Sanità, Turismo e Nautica, vengono da lontano, almeno da dieci anni, e i protagonisti sono ancora ai vertici dei gruppi dirigenti del Pd, in tutte le correnti».
La conclusione di Gelichi se non è un appello all’alba per le prossime votazioni di maggio poco ci manca: «Oggi sono sempre più convinto che sarebbe terribile riconsegnare Piombino nelle mani di questo PD che, pur variando aspetto esteriore, dentro è sempre lo stesso».