A Poggio Malassarto si deve cacciare
PIOMBINO 25 novembre 2014 — Adalberto Montagnani (responsabile settore venatorio Pd Val di Cornia Elba) replica alla proposta del Movimento 5 Stelle di revocare la concessione comunale di Poggio Malassarto ad Arci Caccia e Federcaccia. “Sul territorio di Poggio Malassarto – afferma Montagnani – la caccia è ammessa dal 1996. L’area, che comprende anche l’intero promontorio, è considerata parco territoriale a interesse locale. I cacciatori sono responsabili della sua gestione ambientale, del controllo e della pulizia dell’intero sito, della sorveglianza rispetto ai fuochi e in generale dell’attività di manutenzione. Senza contare che l’attività archeologica si è non a caso sempre svolta nell’area compresa dall’attuale Parco. Non accettiamo lezioni da parte di chi l’Anpil non la conosce, così come non conosce la sua realtà, gli accordi precedentemente presi, nonché la storia del territorio”. L’intera zona Anpil, aggiunge Montagnani, è aperta a chiunque, non solo cacciatori, ma anche turisti e studenti, con l’eccezione dei momenti specifici nell’ambito della stagione venatoria, specie nel settore che tocca la caccia al cinghiale, mentre invece l’intero Parco archeologico chiamato in causa dal Movimento 5 Stelle è interamente escluso da queste attività. “Confermiamo pertanto la volontà di continuare a seguire l’accordo stipulato nel 1996”. Oltretutto, aggiunge il responsabile Pd del settore caccia, Piombino soffre di un forte squilibrio tra la quantità di cacciatori e di aree cacciabili, che sono sottodimensionate rispetto ai parametri regionali. “Interdire all’attività venatoria ulteriori porzioni del territorio significa inibire la caccia, che è un’attività regolamentata da leggi, alle quali i cacciatori si adeguano. Il Movimento 5 Stelle farebbe meglio a dire chiaramente se la sua finalità è l’abolizione della caccia nel promontorio di Piombino”.
FEDERAZIONE PD VAL DI CORNIA ELBA