Porti turistici: no a Poggio Batteria e no a Salivoli
PIOMBINO 26 febbraio 2016 — Onde evitare equivoci è opportuno sottolineare che il progetto faraonico di Poggio Batteria non è realizzabile per ovvi motivi economici e logistici, ma questa è una vecchia storia, confermata dall’immobilismo in quell’ambito, nonostante gli annunci. Sul raddoppio di Salivoli, che non ha nessun tipo di implicazione sotto il profilo dello sviluppo per ovvi limiti strutturali, bensì solo l’obbiettivo di mantenere in vita la società di gestione dell’approdo ed una serie di interventi lottizzativi per fini legati esclusivamente al profitto, se pur legittimo, ma senza nessun tipo di implicazione sociale, non si può che essere fermamente contrari.
L’unica spiaggia di sabbia urbana, martoriata da un intervento a suo tempo senza precedenti, e soprattutto devastanti per l’ambiente circostante, non deve essere ulteriormente sacrificata sull’altare di interessi specifici e particolari.
La spiaggia di Salivoli è e deve essere di tutti i cittadini di Piombino, indistintamente dal loro reddito e dalla capacità di potersi permettere un natante od un posto barca da affittare a terzi. L’associazione “Cambiaverso” deve cambiare direzione su questa questione, se il processo condivisibile con il quale ha cercato di stimolare l’amministrazione attuale al cambiamento, peraltro senza successo, non sia identificabile esclusivamente, come referenziale, non alla comunità intera, ma a gruppi chiaramente minoritari.
Lo sviluppo del turismo è cosa ben diversa rispetto alle pure e semplici speculazioni, l’obbiettivo è stimolare un’economia diffusa ed il ruolo della politica evitare che siano tutelati esclusivamente interessi che non portino benefici a tutta la comunità.