Posti letti superiori alla ricettività delle spiagge

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 10 mar­zo 2015 — Era com­pren­si­bile che ci fos­se la neces­sità di qualche mod­i­fi­ca rispet­to alla stesura iniziale del piano pae­sag­gis­ti­co, ma sin­ce­ra­mente che vi fos­se un’aper­tu­ra rispet­to a pos­si­bili nuovi inse­di­a­men­ti sul­la cos­ta ed all’Iso­la d’El­ba è alquan­to azzarda­to. Ricor­do che i posti let­ti dif­fusi sul ter­ri­to­rio costiero ed insu­lare sono molti, anzi, già da tem­po supe­ri­ori rispet­to alla ricettiv­ità delle spi­agge adi­a­cen­ti. Inoltre, solo per pochi giorni a cav­al­lo di fer­ragos­to vi è un’oc­cu­pazione ele­va­ta, per il resto del­la sta­gione la disponi­bil­ità è cer­ta­mente supe­ri­ore alla doman­da. Il tur­is­mo nel nos­tro ter­ri­to­rio va qual­i­fi­ca­to con servizi adeguati, non cer­to con ulte­ri­ori strut­ture ricettive. Gli inter­ven­ti di riqual­i­fi­cazione del­l’e­sistente sono legit­ti­mi e com­pren­si­bili, un po’ meno il con­cet­to di ampli­a­men­to, se non cor­re­la­to esclu­si­va­mente alla fun­zion­al­ità non cer­to all’in­cre­men­to ricetti­vo. Per­al­tro, le nuove poten­ziali costruzioni in alcune zone di Piom­bi­no, in par­ti­co­lare nel­l’area di Via del­la Pace e di Via del Risorg­i­men­to, già lunga­mente men­zion­ate per la famosa ques­tione del­la “Bellav­ista”, las­ciano per­p­lessi, soprat­tut­to in un’ot­ti­ca di sec­onde case con fini tur­is­ti­ci. In cit­tà man­cano molte cose in questo momen­to, non cer­to case vuote in ven­di­ta od in affit­to, con un mer­ca­to immo­bil­iare crol­la­to ver­tig­i­nosa­mente. Chiara­mente sul­la ques­tione nuove strut­ture ricettive e tur­is­mo in genere sarebbe oppor­tuno porre l’at­ten­zione in ter­mi­ni analiti­ci con­creti e non cer­to dem­a­gogi­ci o stru­men­tali. Nel frat­tem­po Le Fab­bric­ciane e aree lim­itrofi sono sem­pre zona fran­ca e nes­suno ha il cor­ag­gio di inter­venire, come se in quel­l’am­bito non pesasse il fenom­e­no di un’antropiz­zazione sel­vaggia, che cer­ta­mente non fa il bene del TURISMO con la T maius­co­la.

Lui­gi Cop­po­la 

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