Potenti (Lega) sull’industria: ‘Stop alle scelte di Rossi’
PIOMBINO 27 luglio 2018 — Mi permetto di intervenire sulla conclusione dell’ accordo per il passaggio proprietario delle acciaierie di Piombino, o il rudere di ciò che ne rimane. È infatti viva la preoccupazione per il clamoroso errore commesso con la gestione Rebrab ed il conseguente prezioso tempo perduto. Preoccupazione, anche, per il ruolo che la presidenza della Regione Toscana continua a volersi riservare nella conduzione della regia di questa vicenda. Un ruolo certamente mediatico e in cui le promesse e le visioni industriali corrono più veloci degli impegni contrattuali assunti dall’ investitore, sino a parlare sulla stampa di ieri di “cose mai viste a Piombino”. Effettivamente, il presidente Rossi ha ragione, si riparte proprio da cose che non si sono sinora mai viste: come la ripartenza della produzione e le conseguenti riassunzioni. Impegni che, se nuovamente disattesi, ci lascerebbero a fronteggiare una delle situazioni di tipo post-sovietico più gravi della storia contemporanea! Infatti, il territorio piombinese è stato lasciato completamente privo di qualsiasi alternativa economica all’industria così detta “pesante”. Anche gli improvvidi investimenti sulle strutture portuali, fortemente voluti dalla giunta Rossi, assurgono anch’essi più alle mirabilanti imprese della storia coloniale che non a visioni di pragmatismo politico. La Regione intende riservarsi il ruolo di coordinamento e intende anche svolgere il ruolo di controllo: esattamente il modello che ha fallito in mezzo mondo; un modello da cui l’ impresa ha storicamente sempre dimostrato di volersi smarcare. Sarà la Lega, questa volta, a vigilare seriamente, ed il completamento del nostro piano industriale prevede di giungere al più abbordabile 2020 ed operare lo smantellamento della politica del presidente Rossi ridando ai territori lavoro vero e non promesse!
On. Manfredi Potenti (Lega) — membro Commissione giustizia Camera dei deputati