Potenziamo l’acquacoltura e la filiera del pescato
PIOMBINO 29 dicembre 2017 — Il settore dell’acquacoltura è in crescita e Piombino ormai è una realtà emergente. Sono quattro gli impianti operativi nel golfo di Follonica, area “piombinese”, due in fase di allestimento. Stiamo parlando di oltre quattro milioni di tonnellate di prodotto, più di cento dipendenti diretti senza contare l’indotto. Sono attività nate quasi per caso che oggi richiedono una strategia precisa di sostegno e di ulteriore sviluppo. Non saranno sufficienti le sponsorizzazioni attraverso convegni e incontri, queste realtà necessitano di una rete strutturale di appoggio solida e potenzialmente sviluppabile. Pianificare serve anche a questo, la capacità di indirizzare e consolidare il futuro economico di un settore in espansione, necessita di risposte rapide e noi di Ascolta Piombino abbiamo queste risposte. Per questo motivo chiederemo all’amministrazione comunale di ripianificare le destinazioni di quei 50mila metri quadrati di aree demaniali che non hanno più un interesse diretto nelle attività ormai dismesse della centrale ENEL, che non svolgono più funzioni di interesse generale e produttivo e che già ora sono utilizzate in forma precaria, con autorizzazione provvisoria dell’Autorità Portuale, dai natanti di servizio alle attività di acquacoltura presenti nel Golfo di Follonica. La filiera del pescato è un settore che non solo deve essere consolidato, ma deve trovare nel territorio opportunità concrete, oggi e non domani, per svilupparne l’intera filiera, compresa quella conserviera.
Riccardo Gelichi, Portavoce Ascolta Piombino