Preoccupazione per la gestione dei profughi

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pervenuta in redazione

SAN VINCENZO 24 luglio 2015 — I coor­di­na­men­ti locali di Lib­era pre­oc­cu­pati per la ges­tione dei profughi in Val di Cor­nia
Che la ges­tione del­l’ac­coglien­za dei profughi in Italia sia ques­tione del­i­ca­ta e da mon­i­torare con grande atten­zione è fuor di dub­bio, de lo ricor­dano i mafiosi pro­tag­o­nisti di “mafia cap­i­tale”: “si fan­no più sol­di con gli immi­grati che con la dro­ga!”
Le ten­sioni sociali, spes­so stru­men­tal­iz­zate, rischi­ano di essere aggra­vate dal­l’ap­prossi­mazione e dal­la scarsa trasparen­za con cui viene gesti­ta l’ac­coglien­za.
I coor­di­na­men­ti locali di Lib­era esp­ri­mono la loro pre­oc­cu­pazione per quan­to sta acca­den­do in Val di Cor­nia, dove la Prefet­tura di Livorno ha affida­to la ges­tione dei profughi a due asso­ci­azioni, Homo Dio­gene di Gavor­ra­no e Xenia di Braccagni, cre­ate per l’occasione.
Ricor­diamo le ten­sioni che ci sono state a Ven­tu­ri­na e le accuse di improvvisazione riv­olte all’associazione che gestisce oltre 40 profughi, oppure quan­to viene denun­ci­a­to da giorni dal Sin­da­co di Suvere­to a propos­i­to del­l’i­nadeguatez­za, al lim­ite del­l’ir­re­go­lar­ità, del­l’as­so­ci­azione Xenia a gestire la strut­tura “La Vival­da” e i profughi lì sis­temati. Situ­azione che ha spin­to il Sin­da­co a chiederne la sos­ti­tuzione con altra asso­ci­azione.
Chiedi­amo a chi ha la respon­s­abil­ità del con­trol­lo, a par­tire dalle Prefet­ture, di inter­venire con tem­pes­tiv­ità e con­ti­nu­ità per ver­i­fi­care il rispet­to di quan­to pre­vis­to nelle con­ven­zioni di affi­do del­la ges­tione dei profughi, così come chiedi­amo che siano messe in trasparen­za le strut­ture asso­cia­tive e i loro bilan­ci, con­sid­er­a­to che queste asso­ci­azioni sono nate ad hoc ed oper­a­no con i sol­di dei cit­ta­di­ni
Le due asso­ci­azioni in ques­tione sano nate non più di pochissi­mi mesi fa, con lo stes­so lo stes­so fonda­tore, Mau­ro Andrei­ni. Pri­ma crea Homo Dio­gene, prende in ges­tione la situ­azione di Ven­tu­ri­na, poi a luglio non è più pres­i­dente di HD (ma sul sito di Homo Dio­gene risul­ta anche pres­i­dente di ques­ta asso­ci­azione) e ne fon­da un’al­tra, Xenia, che imme­di­ata­mente prende in ges­tione dal­la Prefet­tura di Livorno la strut­tura di Suvere­to.
Le dichiarazioni rilas­ci­ate al Tir­reno dal pres­i­dente di Xenia (e H.D.?) non ras­si­cu­ra­no e con­fer­mano dub­bi su pas­sag­gi e modal­ità di ges­tione che deb­bono essere chiar­i­ti quan­to pri­ma dagli organi com­pe­ten­ti.
Ci sor­prende anche la veloc­ità con cui Xenia, ad appe­na pochi giorni dal­la sua improvvisa cos­ti­tuzione a Braccagni, pos­sa aver avu­to la ges­tione degli oltre 100 profughi da sis­temare in provin­cia di Tre­vi­so.
Con quali ref­eren­ze e cur­ricu­lum si è pre­sen­ta­ta? Che tipo di col­lega­men­ti esistono con quel­la Nova Marghera Facil­i­ty srl che dove­va curare la “logis­ti­ca” del­l’­op­er­azione di Quin­to?
La sos­ti­tuzione del Prefet­to di Tre­vi­so annun­ci­a­ta dal Min­istro del­l’In­ter­no è la tes­ti­mo­ni­an­za del­l’ap­prossi­mazione con la quale ci si è mossi anche in quel­la realtà!
La ges­tione dei profughi non è un mero fat­to “orga­niz­za­ti­vo”, occorre una capac­ità di attuare prog­et­ti di inte­grazione non solo sul­la car­ta.
Ma se l’o­bi­et­ti­vo sono i 35 euro al giorno pro-capite, allo­ra tut­to diven­ta pos­si­bile!
E gli effet­ti neg­a­tivi sono sot­to gli occhi di tut­ti.
E’ un pas­so avan­ti la fir­ma di ieri del pro­to­col­lo tra Prefet­tura di Livorno e 5 Comu­ni del­la provin­cia (e tut­ti gli altri?) per far svol­gere lavori social­mente utili ai profughi qui accolti. I Comu­ni devono, a nos­tro avvi­so, essere coin­volti anche nel con­trol­lo del­la ges­tione dell’accoglienza da parte delle Asso­ci­azioni, così come occorre un pieno coin­vol­gi­men­to ed un impeg­no atti­vo dell’associazionismo locale!
Solo così si con­tribuirà ad orga­niz­zare e gestire immi­grazione e profughi, fenom­e­no dram­mati­co che non si con­clud­erà cer­to in pochi mesi che dob­bi­amo affrontare, superan­do la log­i­ca del­l’e­mer­gen­za e facen­docene cari­co con civiltà e respon­s­abil­ità.

LIBERA — Pre­sidio “Rossel­la Casi­ni”

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