“Presidio di Resistenza” e lavoratori che si incatenano
PIOMBINO 10 giugno 2017 — Mancano ormai pochi giorni alla scadenza degli obblighi imposti dalla legge Marzano alla multinazionale Cevital: la continuità produttiva ed il mantenimento dei posti di lavoro. Il governo aveva promesso di fare pressioni affinché Cevital accettasse la proroga delle condizioni della legge per altri due anni, (in particolare il mantenimento dei contratti di solidarietà) in modo da recuperare le inadempienze ed i ritardi collezionati fino ad oggi. L’alternativa avrebbe dovuto essere la rescissione del contratto per inadempienza. È passato quasi un mese e di concreto nulla è stato fatto. Gli unici fatti nuovi sono:
- il blocco della produzione del treno a rotaie, l’unico in marcia nel 2017;
- il riassorbimento di un certo numero di lavoratori Cevital per eseguire la demolizione degli impianti, con buona pace dei lavoratori degli appalti che perdono anche questa esigua speranza di ritrovare una collocazione dopo che hanno esaurito ogni protezione sociale; nello stesso tempo si opera la riduzione, fin quasi all’espulsione, degli appalti di pulizia e servizio mensa, una delle poche opportunità di lavoro per le donne.
L’immobilismo delle forze di governo (dal locale al nazionale) è inspiegabile: hanno deciso di abbandonare Piombino ed il territorio circostante nelle mani di un trafficante multinazionale?
Noi crediamo che i lavoratori ed i loro rappresentanti, i sindacati, debbano reagire energicamente, come è avvenuto ed avviene in altre situazioni. Lo sciopero generale di tutte le categorie, quanto meno del comprensorio, non è davvero più rinviabile. Se non ora, quando?
Per parte sua, il Coordinamento Art. 1 – Camping CIG sarà in piazza Cappelletti da domenica 11 giugno con un “Presidio di Resistenza” permanente e continuato, durante il quale alcuni lavoratori si incateneranno allo scopo di chiedere ai sindacati ed alle forze di governo di mobilitarsi per alcuni obiettivi irrinunciabili:
- assicurare la continuità produttiva degli impianti esistenti e per i lavoratori Aferpi e Piombino Logistic il prolungamento delle tutele occupazionali e salariali (legge Marzano e contratti di solidarietà) per un ulteriore biennio, anche mediante un nuovo accordo con la proprietà, se inevitabile;
- apertura del tavolo promesso per i lavoratori degli appalti, che garantisca il mantenimento dei livelli di appalto attuali per quanto riguarda pulizie e mensa, con l’individuazione di forme di protezione sociale per tutto il periodo necessario al riassorbimento della mano d’opera in altri settori, con un piano di sviluppo ben articolato;
- rispetto dell’accordo firmato a suo tempo, con garanzie certe e controllabili nei tre settori siderurgico, logistico e agroindustriale e con l’individuazione da parte di Cevital di un partner affidabile, in posizione dominante, per le attività della siderurgia;
- istituzione di un meccanismo di controllo per il quale, al primo continuare sulla strada dei ritardi e delle inadempienze il governo rescinde il contratto e garantisce il rilancio dello stabilimento.
- attivazione dei processi di bonifica del territorio, del potenziamento delle infrastrutture (viarie, ferroviarie e portuali) e della diversificazione economica.
Durante il presidio chiameremo a partecipare lavoratori di altre fabbriche siderurgiche, per parlare della crisi del settore e della necessità di un piano siderurgico nazionale. Chiameremo a portare la loro solidarietà anche altre forze sindacali che oggi dirigono importanti lotte. Inviteremo pure studiosi ed esperti che ci aiutino a capire.
Invitiamo i lavoratori ed i cittadini di Piombino e della Val di Cornia a partecipare alle iniziative che metteremo in campo (il programma è visibile sulla pagina facebook COORDINAMENTO Art.1 Camping CIG e verrà aggiornato di volta in volta) a partire dalla assemblea pubblica che si terrà lunedì 12 giugno in piazza Cappelletti a Piombino alle ore 21.
Coordinamento Art.1 – Camping CIG