Prevedibile, RIMateria non restituisce i soldi
PIOMBINO 1 aprile 2019 — Il Comune di Piombino con deliberazione GC 112 del 27 marzo proroga il termine per la restituzione dell’anticipazione di liquidità a RIMateria al 30 giugno 2019, proroga in verità prevista dalla deliberazione 84 del 2018, in caso di “permanenza di condizioni di difficoltà finanziaria “ di RIMateria. Ad oggi quindi la società RIMateria, dal luglio 2018, ha restituito al Comune solo 28mila euro circa, in nove mesi. Il Comune ritiene che le motivazioni fornite dalla Società con nota inviata il 19 marzo siano “valide e fondate” perché la società possa “superare gli ultimi ostacoli” dato che, come si legge nell’atto, “ l’equilibrio finanziario prospettico SEMBRA assicurato dal piano industriale”. La richiesta di proroga non è allegata all’atto, quindi non sappiamo quali siano le motivazioni che hanno indotto la società a chiederla, ma provvederemo ad informarci. Ci piacerebbe sapere anche perché in nove mesi è stata restituita una cifra così esigua e perché il Comune conceda ancora del tempo su un equilibrio finanziario che SEMBRA solo assicurato dal piano industriale; se una cosa sembra, non è certa. Il Comune inoltre afferma che il perdurare di questa mancata entrata non comporta “ nell’immediato” difficoltà finanziarie per le casse comunali, né le comporterà “ verosimilmente” per il restante esercizio 2019. Sembra, nell’immediato, verosimilmente… Sono circa 320mila euro che mancano (e mancheranno) da quasi un anno nelle casse del Comune, e ci si basa, per concedere la proroga, sui sembra, nell’immediato e verosimilmente? Dopo il pasticcio con la fideiussione noi avevamo subito pensato che il ritorno di queste somme sarebbe stato difficoltoso e infatti. Ma il partner, come si legge in deliberazione, va “rassicurato” perché il Comune è coerente nel sua visione strategica su RIMateria, ovvero quella di concedere di tutto, di più perché si realizzi un progetto che metta una pietra tombale sul passato e sul buco di 50 milioni di euro che le gestioni amministrative passate hanno provocato senza capire come, buco dal quale deriva tutto il presente ovvero la necessità di prendere rifiuti da ogni dove, la necessità di vendere quote al privato, rinunciando ad una gestione pubblica che avrebbe comunque garantito un maggiore controllo e di sicuro scelte che sarebbero andate verso l’interesse collettivo e non verso quello privato.Se avete seguito e letto sulla pagina fb del consigliere e candidato sindaco Fabrizio Callaioli i post “ Dove eravamo mentre voi facevate milioni di debiti” capirete da quanto come e perché e grazie a quali soggetti siamo in questa situazione. Riguardo la discarica noi pensiamo, oltre al fatto che la gestione debba essere pubblica, che non debbano essere conferiti rifiuti da fuori ma vengano lavorati rifiuti del sito piombinese. Inoltre pensiamo debba essere iniziato un percorso in Regione per rivedere tutta l’organizzazione dei rifiuti in toscana, in modo che venga rivista anche l’organizzazione dell’Ato Sud e siano riportati agli impianti di Piombino i rifiuti solidi urbani. Noi siamo per le piccole discariche e non per i mega impianti impattanti, inquinanti e criminogeni.
Rifondazione Comunista Circolo di Piombino