Primarie anche per i consiglieri comunali
PIOMBINO 23 agosto 2013 — Pur in un quadro fatto di incertezze nel quale si anima il dibattito politico all’interno del Partito Democratico, in bilico tra crisi di governo e percorso congressuale, il gruppo Civati in progress ritiene importante ridare al confronto politico un valore di autenticità. Per evitare che si trasformi in grottesco, è necessario che a livello nazionale sia ufficializzata l’indizione delle primarie con contestuale definizione delle regole che, come afferma Civati, non potranno che essere quelle vigenti. Ogni ipotesi di modifiche regolamentari non potranno che trovare spazio nel nuovo corso post congressuale.
Il gruppo Civati in Progress, osservando ciò che sta accadendo a livello nazionale, è fortemente preoccupato dal pericolo che un dibattito mal gestito e autoreferenziale sulle Primarie possa far emergere sui territori.
Pensiamo che sia rischioso mettere ancora a dura prova gli elettori di centro sinistra e del PD dopo le note vicende scaturite dalla nascita del governo Letta e la crisi di identità e prospettive che ne sono conseguite. Per questo sarebbe importante che anche sul piano locale si dessero segnali di grande novità rispetto al necessario lavoro di ricucitura tra politica e cittadini.
Consideriamo necessario l’uso dello strumento delle Primarie per selezionare i futuri amministratori della nostra città e per coloro che dovranno ricoprire cariche di responsabilità politica nel PD. Conseguentemente proponiamo che anche per la scelta dei Consiglieri Comunali alle prossime elezioni amministrative venga usato lo stesso meccanismo. Ciò che chiediamo è già scritto nello Statuto del Partito Democratico Toscano (CAPO VII. Art. 31 comma 4) , quindi riteniamo sia giunto il momento di fare un semplice atto di coerenza.
Pur consapevoli della necessità di trovare dei meccanismi snelli fatti con regole chiare e razionali, riteniamo che un coinvolgimento degli elettori già in una fase di selezione dei candidati possa contribuire a dare un segnale concreto di fiducia e di reale partecipazione delle persone a processi in cui storicamente la politica è stata quasi sempre escludente.
Continuare a scegliere i candidati in modo tradizionale rappresenterebbe una incomprensibile marcia indietro rispetto al processo di discontinuità con il passato e quindi riteniamo che sia giusta l’applicazione delle regole, in virtù di un semplice atto di coerenza e trasparenza.
Civati in Progress