Primarie: sarà sfida a due tra Giuliani e Pietrelli
PIOMBINO 1 febbraio 2014 - La conta delle firme per partecipare alle primarie a Piombino ha bocciato Marco Macchioni che non è andato oltre le 150 sottoscrizioni. Abbastanza lontano dalle 240 necessarie. Il quadro quindi si semplifica e la sfida per la candidatura a primo cittadino per la coalizione Pd-Pdci e Idv riguarderà solo la renziana Martina Pietrelli e l’assessore Massimo Giuliani. Una ventina di firme a favore di Giuliani, che ha superato la soglia delle 300„ potrebbero indicare una partenza più in discesa per l’assessore uscente. Di fatto il successo, anche più largo del previsto per la Pietrelli, annuncia una gara vera e dall’esito assolutamente incerto.
Mai, come in questa occasione, a Piombino si assiste ad una sfida tra un esponente di un rinnovamento consistente nei modi di condurre la politica e un rappresentante maggiormente legato agli schemi consueti e tradizionali del Pd. Se in assoluto la vittoria del candidato sindaco della coalizione di sinistra lascia facilmente pronosticare l’ennesima conquista del Comune, si può affermare che in ballo ci sono questa volta visioni assai diverse anche nei modi di condurre l’ente locale. Si pensi solo che mentre la giunta, di cui Giuliani è espressione, sta producendo ogni sforzo nella direzione del polo di rottamazione del naviglio internazionale, la Pietrelli non ha mai mancato di sottolineare le proprie perplessità di fronte ad una proposta che per lei potrebbe contrastare con la vocazione turistica del territorio tutta ancora da sviluppare.
La chiusura del periodo concesso per la raccolta delle firme ha portato come risultato a San Vincenzo una corsa a tre tra Elisa Cecchini, Guido Cionini e Massimo Bandini che hanno superato il quorum delle 80 sottoscrizioni.
Nel Comune di Campiglia invece non si terranno primarie; il Pd ha riconfermato l’indicazione secca per il sindaco uscente Rossana Soffritti.
La formalizzazione delle candidature per le primarie, previste nelle giornata del 9 marzo, avrà luogo lunedì 3 febbraio in una riunione della Commissione di garanzia.