Proponiamo l’istituzione del registro tumori
CAMPIGLIA 30 giugno 2015 — — Considerando i preoccupanti dati dell’Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori) che certificano in netto aumento il numero dei malati di cancro in Italia, e tenendo presente che il nostro territorio è particolarmente sottoposto all’inquinamento ambientale abbiamo presentato una Mozione dove chiediamo che il Comune di Campiglia istituisca in concomitanza con quello di Piombino un Registro dei tumori accreditato dall’Airtum, perchè chi amministra un Comune deve avere a disposizione gli strumenti adeguati allo scopo di orientare le scelte amministrative che tutelino e migliorino la salute del cittadino.
Da tempo cittadini, medici e specialisti si battono per averne uno affinchè si chiarisca la reale situazione sui tumori in provincia. Purtroppo i decessi a causa di tumori sono sempre in aumento e molto probabilmente legati anche al tasso di inquinamento.Si deve premettere che le cause o le concause dei tumori registrati si collocano almeno alcuni decenni prima della loro diagnosi. Alcune potrebbero non essere più attive. Molto più vicine nel tempo sono invece quelle dei tumori infantili e dei tumori del sistema linfoemopoietico, come le leucemie ed i linfomi.
I dati ovviamente sono conferme di criticità già note e che da anni attendono azioni di prevenzione, essenzialmente politiche (bonifiche, riduzione delle emissioni, nuove produzioni a basso impatto ambientale) e risposte concrete da chi millanta di far arrivare finalmente anche nella nostra zona il Registro Tumori che permetta:
— La misurazione della mortalità e della incidenza del cancro per sede, per sesso, per età, e per altre caratteristiche della popolazione in modo omogeneo e standardizzato sull’intero territorio
— La redazione di una relazione annuale sulla frequenza della patologia neoplastica nella zona e sullo stato di prevenzione primaria e secondaria del cancro, sulla base della quale individuare aree critiche e priorità.
— Lo svolgimento di indagini di epidemiologia ambientale ed occupazionale intese a stimare i rischi cancerogeni nel territorio regionale e a formulare ipotesi circa le cause, anche in collaborazione con altri enti e strutture di ricerca nazionali e internazionali.
— Il supporto all’Assessorato competente e alle Aziende Sanitarie Locali per la pianificazione e l’attuazione di interventi di prevenzione primaria e secondaria, la valutazione dell’efficacia di programmi di screening per i tumori e dell’impatto di programmi di prevenzione primaria rivolti alle persone ed all’ambiente di vita e di lavoro.
— Il supporto all’Assessorato, con delega all’ Ambiente, attraverso la fornitura di dati che possano servire per evidenziare criticità ambientali ed indirizzare interventi mirati.
— Il monitoraggio e la valutazione dei dati relativi all’accesso e alla qualità dei servizi diagnostici e terapeutici, alla sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro, fornendo confronti con altre regioni o paesi e indicazioni utili alla programmazione sanitaria.
— L’identificazione e il monitoraggio dei gruppi ad alto rischio.
Naturalmente l’incidenza dei tumori non costituisce certo l’unico indicatore di salute di una popolazione. Mortalità, ricoveri, esenzioni del ticket, consumi farmaceutici, certificati di assistenza al parto, malformazioni, i cosiddetti “dati correnti”, le cui analisi continuano ad essere richieste alle Asl da cittadini ed associazioni, darebbero informazioni più aggiornate e relative a rischi temporalmente più prossimi a noi e, come detto prima, le esposizioni cancerogene risalgono a decenni prima.
I dati ci sono e da tempo, adesso dobbiamo aggregarli e fornire più informazioni possibili alla ricerca, ricordano che se non ci fossero stati alcuni registri tumori non avremmo scoperto che l’incidenza dei tumori in Italia è in crescita;
la sopravvivenza è migliorata ma esistono differenze Nord-Sud;
la sopravvivenza nei bambini è fortemente migliorata negli ultimi anni;
si osserva un miglioramento del trattamento dei tumori nelle aree coperte da screening (per esempio minor numero di interventi invasivi nelle donne che si sono sottoposte a screening). I tassi del melanoma della pelle aumentano di anno in anno;il mesotelioma è causato dall’esposizione all’amianto.
In commissione abbiamo esposto la mozione che vogliamo presentare nel prossimo consiglio comunale, ci è sembrato essere stata accolta con consenso.
La parola adesso passa al consiglio comunale nella speranza che il buon senso e la ricerca del bene comune indirizzino le forze politiche verso l’istituzione del registro tumori, necessario e funzionale per la nostra zona.
MOVIMENTO5STELLE CAMPIGLIA