Una proposta dei e con i giovani per lo skate a Coltie
CAMPIGLIA 4 marzo 2017 — Il nostro obbiettivo è quello di portare linfa dal centro verso i quartieri periferici di Venturina Terme, quartieri che hanno la necessità di essere connessi e collegati tra loro e con il centro. Crediamo fermamente che la mancanza di partecipazione sia una delle principali cause del degrado a cui assistiamo giornalmente; se ciascun cittadino, gradualmente, inizierà a prestare un pò del proprio tempo e delle proprie capacità contribuendo alla riqualificazione del territorio circostante si entra in un’ottica che potremmo definire di “servizio di volontariato civile”. Riteniamo che in una situazione come quella attuale, caratterizzata da risorse limitate, il coinvolgimento dei cittadini nei progetti futuri sia una sorta di tutela, sia per la messa in opera, sia per il mantenimento della stessa. Il nostro sguardo volge al “parco delle Coltie”, a tutta quella zona periferica già più volte sottoposta a denunce e lamentele da parte degli abitanti per l’avanzato stato di degrado in cui versa. Dobbiamo sperimentare un nuovo progetto di libertà, basato sul dare piuttosto che sul prendere, sul fare piuttosto che sul dire, mettendo fine alla “politica dell’annuncio”. Troppo spesso le limitate risorse pubbliche vengono impegnate in iniziative decise senza le opportune verifiche di efficienza e di efficacia per la comunità, troppo spesso le cittadine e i cittadini vengono espropriati dei propri diritti e della possibilità di incidere nei processi decisionali che li riguardano. Sulle risorse municipali vogliamo aprire una sfida di condivisione e trasparenza; la nostra città è un bene comune che deve essere amministrato in forma libera e integra, trasparente e realmente partecipata, un luogo di sperimentazione e innovazione per valorizzare e sviluppare le capacità individuali e i rapporti interpersonali nella ricerca di obiettivi condivisi e socialmente proficui. Per trasformare rabbia, scontento, indifferenza, percezione d’impotenza ampiamente diffusi, occorre rimettere in moto processi di partecipazione e progettazione condivisa. Le idee e le proposte delle cittadine e dei cittadini possono e devono essere il motore prevalente di un necessario recupero di molte aree della nostra città e del territorio da troppo tempo vittime dell’incuria e del degrado. Vogliamo partire dal “Parco delle Coltie”, dai “vuoti” urbani che caratterizzano la zona, realtà ampiamente diffuse che costituiscono elementi di debolezza e di fragilità per la città di Venturina Terme e per il territorio. Investire in parchi e giardini pubblici puliti e tutelati come bene di tutti, in cui sia possibile far giocare in totale sicurezza bambini e bambine, che diventino un luogo d’incontro e conoscenza reciproca. Una tutela che deve giungere dalla consapevolezza dei cittadini del valore di questi luoghi, dal sentirsi orgogliosi di contribuire con atteggiamenti virtuosi alla protezione di un bene comune prezioso per la nostra città. I giovani devono poter esprimere la loro creatività in contesti adeguati, in sicurezza e tranquillità. E proprio pensando alle necessità giovanili, in un contesto sempre più tragico per la grave crisi economica che ci colpisce da vicino, vogliamo farci promotori del grido di aiuto lanciato dai ragazzi che frequentano quel parco. Un’area che gli stessi ragazzi nel 2007 chiamarono «Basta guardare il cielo», un’area che è già stata oggetto di richiesta tramite una petizione promossa dagli stessi per salvare il “Parco alle Coltie”. Il M5S tramite i consiglieri Fioretti e Chesi ha voluto riportare nel consiglio comunale del 28 febbraio nuovamente la richiesta dei giovani frequentatori del parco con un progetto presentato dai ragazzi stessi.
Il discorso introduttivo riguarda esclusivamente il progetto dello skate.
Nell’area del parco delle Coltie sono presenti due strutture per lo skat, una in cemento ed una in vetroresina; la struttura in cemento è fatiscente e concettualmente realizzata con materiali non idonei, mentre la struttura in vetroresina, ubicata sul piazzale di cemento del parco, è di ottima concezione e di un materiale idoneo che le hanno permesso di durare dal 2005 ad oggi in ottime condizioni; purtroppo lo spazio adiacente della rampa, ovvero il piazzale, che risulterebbe perfetto per la pratica dei meno esperti è inutilizzabile causa deterioramento del fondo e del cemento. Quindi basterebbe ristrutturare la rampa in cemento ed il manto del piazzale ed inserire nuove strutture per migliorare la qualità di uno skatepark che sarebbe un’eccellenza per i praticanti dello sport della Val di Cornia. Abbiamo richiesto al sindaco, alla giunta e ai consiglieri che il progetto (stimato intorno ai 7.000 euro di spesa) venga discusso nella commissione competente e che venga portato allo studio degli uffici tecnici, affinchè possa essere valutato, con la speranza che diventi realtà. Allo stesso modo lo presentiamo ufficialmente tramite la stampa, facendoci portavoce di un gruppo di cittadini liberi che frequentano il parco ed hanno speso il loro tempo per creare questa bella proposta.
I consiglieri portavoce M5S
Daniele Fioretti
Cristina Chesi
Accogliamo con favore la proposta del Movimento 5 Stelle sul parco delle Coltie.
Sosterremo con forza la proposta che è stata presentata in consiglio comunale dal movimento pentastellato e che sarà discussa in commissione urbanistica. Un progetto che ricalca quello che la nostra lista portò in consiglio comunale già nel 2010, con una raccolta di più di 200 firme che coinvolse giovani e meno giovani abitanti del quartiere Coltie. La richiesta era semplice: riqualificare il parco di Coltie e dare delle nuove strutture per praticare lo skate ai ragazzi che frequentavano il parco. Un intervento di poche migliaia di euro, a differenza delle spese faraoniche che si stanno spendendo in questi anni per la riqualificazione dei parchi urbani a Venturina, che avrebbe migliorato il parco e avrebbe permesso ai ragazzi di Campiglia di praticare uno sport all’aria aperta. Ma la giunta Soffritti lasciò cadere quella richiesta e anche le poche promesse fatte dall’ assessore Bertocchi rimasero disattese.
Quei ragazzi che raccolsero le firme e che frequentavano il parco nel frattempo hanno creato scuole di skate e surf a Piombino e a San Vincenzo e da ormai tre anni organizzano ad aprile una manifestazione di skater, proprio a San Vincenzo, che richiama giovani da tutto il comprensorio. Una occasione persa per il Comune di Campiglia che, come spesso gli accade in questi anni, non sa leggere le reali esigenze dei propri cittadini. Ci auguriamo che questa volta non deluda altri ragazzi.
La coalizione che ha vinto le scorse elezioni amministrative lavora in continuità con quella precedente, questo è un fatto, e che i cittadini abbiano dato il loro voto alla stessa coalizione serve a dimostrare che le promesse, seppur in quadro di crisi epocale, sono state mantenute.
Io non ho mai detto che avremmo fatto un nuovo parco per gli skate, ma che ci saremmo impegnati per migliorarlo e questo è stato fatto, non accetto che mi si tiri in ballo per impegni mai presi come quello di realizzare un impianto come proposto a suo tempo dal Comune dei Cittadini e oggi dal Movimento5Stelle.
Apprezzo l’impegno dei gruppi di minoranza e non sono sordo alle richieste che provengono dai cittadini, ma, come evidente, quest’amministrazione ha investito le risorse nei parchi pubblici in attuazione di politiche culturali e sociali come da programma elettorale e cercando di coniugare al massimo la necessità di vivibilità di alcune aree che avevano bisogno di miglioramenti, come il parco delle scuole Altobelli, con le risorse a disposizione e i progetti in essere con le scuole del territorio e le Università.
Per quanto riguarda il parco termale, citato in opposizione alla realizzazione del parco skate alle Coltie, invitiamo il Comune dei Cittadini a rileggersi gli atti e a correggere le cifre di cui si parla:l’utilizzo del termine faraonico può essere fuorviante e i consiglieri di opposizione citano spesso a vanvera cifre che sono destinate ad azioni diverse da quelle a cui si riferiscono.
Infine vorrei ricordare che da parte mia ho sempre rinnovato l’invito a venire a parlare con me della gestione di un impianto del genere e non della semplice proposta di realizzazione: lo feci a suo tempo al consigliere Daniele Scafaro che se ne fece propositore, lo faccio di nuovo oggi a chiunque si voglia misurare con la proposta.
Infine credo nella Val di Cornia come territorio e non trovo nulla di male nel fatto che i suoi abitanti abbiano l’occasione di fare ciò che vogliono a distanza di pochi chilometri, questa è la mentalità che deve essere infusa e tutti i cittadini e i Comuni del comprensorio devono avere modo di misurarsi con le proprie specificità senza creare repliche o inutili doppioni che peserebbero sulle spalle dei contribuenti.