Proposte per la riqualificazione del Parco di Tufaia
CAMPIGLIA MARITTIMA 11 settembre 2018 — Stando a quanto comunicato dal sindaco, Rossana Soffritti, all’inaugurazione della nuova sistemazione della ZTL di Venturina Terme, entro ottobre dovrebbe essere bandita la gara d’appalto dei lavori di riqualificazione del Parco di Tufaia.
Il progetto definitivo risale all’ottobre del 2017 e non risulta essere stato presentato ai cittadini né tantomeno pubblicato sul sito del Comune a causa, così ci è stato comunicato, della sua “pesantezza”.
Volendo fare una valutazione del progetto, il Comitato può basarsi solo sulla relazione tecnico-illustrativa gentilmente fornita dal Comune.
Dalla lettura del documento consultato emergono una serie di problemi da risolvere pena il buon esito dell’intervento.
Innanzitutto non è chiaro se il parco resterà ad uso esclusivamente rionale o se vorrà avere un ruolo cittadino. Nel primo caso è evidente che non vi sarà movimento di automezzi diverso da oggi, nel secondo si sottolinea invece la totale mancanza di parcheggi. Certo è che l’ipotesi di mercatini e di future attività amatoriali richiamerà persone e mezzi che non troveranno alcuna collocazione e determineranno situazioni a dir poco caotiche.
Il Comitato ritiene che le potenzialità del Parco di Tufaia ricco di spazi verdi, alberature e suggestioni dovute al tema dell’acqua, dovrà fare parte del più ampio sistema del parco termalee pertanto il progetto dovrebbe prevedere adeguate aree di parcheggio e ulteriori aree di accesso e di collegamento con le parti a nord della via Aurelia.
Il progetto discende inevitabilmente dalle previsioni del Regolamento Urbanistico, che malauguratamente permetteva di realizzare costruzioni a nord e a ovest del laghetto, di fatto impedendo qualunque futuro collegamento funzionale e visivo con le aree del Parco termale e riducendo il Parco ad un giardino poco più che condominiale. Per evitare questo occorrerà che fin da ora, gli interventi previsti e concessi sulle aree a nord siano completamente rivisti e che quelli ad ovest siano totalmente annullati visto che le previsioni di macroscopiche espansioni edilizie si sono rivelate totalmente inattuabili ed inattuate.
Secondo il Comitato è poi lodevole la previsione di realizzare sistemi di sosta per biciclette, ma vorremmo ricordare che Venturina Terme è pressoché priva dipiste ciclabili, anche nelle nuove strade realizzate recentemente.
È il caso poi di sottolineare il fatto che nella relazione e nel progetto si prevede di eliminare il campetto sterrato di calcio e il piano pavimentato di gioco della pallavolo senza dare nessuna giustificazione di questa scelta. Visto che invece i ragazzi ci vanno a tirare quattro calci al pallone, il Comitato chiede che sia previsto nel progetto un campetto recintato e polivalente per calcetto, pallavolo e pallacanestro.
Infine si resta abbastanza perplessi per le fasi di intervento previste. Infatti in una prima fase si realizzerà quanto descritto dalla relazione e in una seconda fase saranno installati due pergolati ombreggianti e un blocco W.C. a servizio di tutto il Parco. Sinceramente è abbastanza strano e la logica vorrebbe che la prima cosa da fare è l’istallazione dei servizi igienici che ovvierebbero alla situazione anche attuale, che porta inevitabilmente chi usufruisce del Parco ad usare cespugli ed altri ripari per soddisfare necessità impellenti.
Nella relazione non viene fatto cenno ad alcun problema del personale e dei costi conseguenti alla manutenzione che, specialmente per i parchi, deve essere costante nel tempo ed accurata.
Purtroppo sembra ripetersi anche per questo progetto, il costume di fare nel Comune di Campiglia Marittima, opere incomplete (e quindi mal utilizzabili) come già è avvenuto per il percorso fitness (o parco della musica??) privo di accessi ciclabili, di parcheggi e di servizi igienici.
Comitato per Campiglia
Condivido l’articolo aggiugendo che se verrà chiuso con recinzione e cancello, come previsto, ci sarà anche chi dovrà aprire e chiudere. Ritengo vada lasciato il passaggio attuale di collegamento tra il parco e via di Polledraia anche in vista del possibile ampliamento del parco verso quest’area. Sulla stampa sono uscite proposte di rialzare le sponde del laghetto ASA per immagazzinare più acqua dalla fossa Calda. Credo che, se fattibile, contrasti con la fruibilità del futuro parco.