Protervia e rifiuti in una “ridente località turistica”
PIOMBINO 23 settembre 2018 — Protervia: è una parola latina che assomma tutti insieme i significati di superbia, prepotenza, boria, arroganza, sfrontatezza. È la parola migliore per definire l’atteggiamento tenuto dalla amministrazione locale a guida PD nell’affare rifiuti speciali, meglio conosciuto come progetto RIMateria. Stanno portando avanti un megaprogetto di discarica per rifiuti speciali con stupefacente efficienza, prima che la cittadinanza prenda coscienza piena dei danni che provocherà al loro territorio. Hanno rifiutato d’imperio lo strumento referendario, primo tentativo di portarli a discutere, e procedono spediti per la vendita delle quote del progetto ai privati.
Le dimensioni della discarica in itinere sono enormi: un colle di 400 metri di lato ed un’altezza di 15 metri, quanto un palazzo di 5 piani, formato da rifiuti speciali provenienti da tutta Italia, nascerà proprio all’ingresso di Piombino. Questo mostro darà una mazzata alla nascente e fragile industria del turismo e sarà causa di svalutazione di tutti gli immobili della zona adiacente, la tranquilla località di Colmata. I piombinesi non ne trarranno alcun vantaggio in termini economici, non essendo prevista alcuna misura di “compensazione” per il degrado ambientale del territorio; diverremo però noti come “quelli della pattumiera gigante”, altro che “ridente località turistica” come desidererebbero in tanti!
Tutti questi guasti ci vengono imposti dalla locale direzione PD al solo scopo di ripianare un buco debitorio di decine di milioni di euro in carico dall’Asiu, che era anch’essa sotto il loro controllo. Stanno usando questa città, questo bel territorio, piegandola ai loro obiettivi ed ignorando del tutto il superiore interesse della cittadinanza. Dulcis in fundo, vogliono coronare l’operazione con la vendita della maggioranza della società a entità private che trarranno grossi guadagni dall’affare, esulando al contempo dal pubblico controllo. Un’operazione veramente degna di un regime, che non potrà essere mai dimenticata dal cittadino piombinese che ogni volta che rientrerà nella sua città dovrà subire, e non per sua scelta, l’invadente presenza del mostro, ricordando bene chi l’ha voluto. Ed il mostro, una volta che sarà stato creato, avrà lunga vita ed incomberà su tutte le nostre future generazioni.
Quest’amministrazione e questa dirigenza PD debbono essere mandate a casa ed il momento giusto sarà il prossimo anno al momento del suo rinnovo.
Piombino merita molto di più, merita idee, capacità e volti nuovi.