Protocolli di insediamento pressoché inutilizzati

· Inserito in È accaduto, Lavoro e lavori

PIOMBINO 8 set­tem­bre 2016 — Si chia­mano pro­to­col­li di inse­di­a­men­to. Sono stru­men­ti attra­ver­so i quali la Regione Toscana con­cede agevolazioni sot­to for­ma di con­trib­u­to in con­to cap­i­tale per pro­gram­mi di inves­ti­men­to in ricer­ca indus­tri­ale e svilup­po sper­i­men­tale, inves­ti­men­ti mate­ri­ali e imma­te­ri­ali des­ti­nati alla creazione di un nuo­vo inse­di­a­men­to o all’ampliamento di uno sta­bil­i­men­to esistente, inves­ti­men­ti mate­ri­ali e imma­te­ri­ali des­ti­nati alla creazione o ammod­er­na­men­to di infra­strut­ture di ricer­ca pri­vate.

Pos­sono pre­sentare pro­poste, dette anche man­i­fes­tazioni d’in­ter­esse,

  • gran­di imp­rese;
  • micro, pic­cole e medie imp­rese;
  • imp­rese in for­ma aggre­ga­ta.

Cos­ti­tu­is­cono, sec­on­do la Regione Toscana, uno degli stru­men­ti prin­ci­pali per aiutare la rein­dus­tri­al­iz­zazione del­l’area di Piom­bi­no, tan­t’è che des­tinò all’inizio, per un sim­i­le inter­ven­to in quest’area, 4 mil­ioni di euro per far­li diventare poi 9.
Come vedremo, ad oggi pres­soché inuti­liz­za­ti.
Il pri­mo ban­do per la pre­sen­tazione delle man­i­fes­tazioni d’in­ter­esse  fu emes­so nel dicem­bre 2014, nel dicem­bre 2015 furono ria­per­ti i ter­mi­ni  lim­i­tata­mente agli inves­ti­men­ti riv­olti alle aree di crisi indus­tri­ale com­p­lessa di Piom­bi­no e di Livorno.
L’u­ni­ca man­i­fes­tazione d’interesse ammes­sa (quel­la di RiMa­te­ria non lo fu) fu pre­sen­ta­ta dal­l’im­pre­sa Comimp S.r.l., avente sede legale in Local­ità Col­ma­ta, per la real­iz­zazione di un pro­gram­ma di inves­ti­men­ti denom­i­na­to “RICon­ver­sione indus­tri­ale per la Real­iz­zazione di Impianti di pro­duzione di Bio­metano” (RICRIB).
Il pro­gram­ma prevede attiv­ità di ricer­ca e inno­vazione con il sup­por­to di com­pe­ten­ze esterne ed è final­iz­za­to allo svilup­po di un nuo­vo prodot­to ricon­ver­tendo parte del­la strut­tura pro­dut­ti­va nel­lo svilup­po di impianti per la purifi­cazione e la ret­ti­fi­cazione a bio­metano di bio­gas.
L’im­por­to del­l’in­ves­ti­men­to è di 1.727.590 euro; la Regione Toscana si impeg­na a con­tribuire alla real­iz­zazione del­lo stes­so medi­ante la con­ces­sione di un finanzi­a­men­to, per l’im­por­to mas­si­mo di 708.234,75 euro. Risul­ta­to occu­pazionale defin­i­ti­vo pari a 4 nuovi posti di lavoro.
Poiché rimane­va a dis­po­sizione una pos­si­bil­ità di finanzi­a­men­to supe­ri­ore a 8 mil­ioni nel giug­no 2016 c’è sta­ta una ulte­ri­ore ria­per­tu­ra dei ter­mi­ni di pre­sen­tazione di pro­gram­mi d’in­ves­ti­men­to per la Val di Cor­nia  dal 15 luglio 2015 al 31 otto­bre 2016..
Al 18 agos­to non era sta­ta pre­sen­ta­ta nes­suna doman­da.

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