Prove tecniche di delegittimazione sindacale

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 1 mag­gio 2018 — Prove tec­niche di dele­git­ti­mazione sin­da­cale.
Questo è ciò che è anda­to in sce­na ieri sera nel con­siglio comu­nale di Suvere­to.
Sen­za nul­la togliere al dirit­to di espres­sione di operai che stan­no viven­do una situ­azione dif­fi­cile da trop­po tem­po, quel­lo che è suc­ces­so ieri è par­ti­co­lar­mente grave. Chi non se ne rende con­to o fa fin­ta di non capir­lo è respon­s­abile di una pag­i­na buia del­la vita demo­c­ra­t­i­ca di una intera comu­nità.
Quan­do un organo fon­da­men­tale come il con­siglio comu­nale traval­i­ca le pro­prie fun­zioni politiche, si cre­ano sola­mente ten­sioni sociali delle quali, ones­ta­mente, pos­si­amo anche fare a meno.
Capis­co che per qual­cuno la lot­ta opera­ia vada anco­ra con­dot­ta attra­ver­so lo scon­tro, ma la sto­ria, anche recente, ci inseg­na che così non è.
Esat­ta­mente come la polit­i­ca ha demo­c­ra­ti­ca­mente elet­to il con­siglio comu­nale di Suvere­to e gli ha dato manda­to di par­lare a nome del­la comu­nità, sia nelle varie espres­sioni del­la mag­gio­ran­za come per l’op­po­sizione, così i lavo­ra­tori si sono dati degli organ­is­mi del­e­gati a par­lare a nome di tut­ti. Organ­is­mi che sono nati dopo lunghe lotte e sac­ri­fi­ci, organ­is­mi riconosciu­ti e tute­lati dal­la Cos­ti­tuzione.
Altre voci, purché legit­time, non han­no alcu­na rap­p­re­sen­tan­za e diven­ta pura dele­git­ti­mazione affi­dare loro un ruo­lo all’in­ter­no di un cons­es­so isti­tuzionale, specie in occa­sione delle ricor­ren­ze civili legate ai temi del lavoro e dei val­ori del­la nos­tra democrazia.
Nul­la di ille­gale, sia chiaro, ma sicu­ra­mente un modo di far polit­i­ca che serve sola­mente ad ali­menta­re lo scon­tro e le divi­sioni.
Uno scon­tro sociale che prob­a­bil­mente è ciò che il sin­da­co di Suvere­to Giu­liano Par­o­di ormai da tem­po cer­ca, aven­do già in altre occa­sioni oper­a­to in questo sen­so.
Spero che l’u­ni­ver­so sin­da­cale, in tutte le sue espres­sioni, resti fuori da queste logiche, con­tin­uan­do con una dialet­ti­ca respon­s­abile e costrut­ti­va a portare avan­ti la trat­ta­ti­va con polit­i­ca ed impren­di­to­ria, per far si che Piom­bi­no e la Val di Cor­nia pos­sano uscire dal­la mor­sa del­la crisi.

Davide Demi, seg­re­tario del Cir­co­lo delle fab­briche del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co

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