Proviamo a ripartire
PIOMBINO 16 luglio 2014 — Apprendiamo, a questo punto della vicenda non possiamo che dire con piacere, che la Lucchini ha trovato un acquirente. Non è che a questo punto della trattativa potevamo aspettarci di più; è altresì vero che un anno fa, questo scenario, sarebbe stato inimmaginabile rispetto alle alte aspettative. Dobbiamo oggi, obbligatoriamente, considerare l’acquisto di un ramo dell’azienda, come un punto di partenza, ora però, diventa fondamentale trarre una lezione magistrale dalle vicende di questi anni, ed è la seguente : “ o questa città assume una dimensione almeno nazionale “, e si dota di interlocutori validi, oppure è destinata a guardarsi l’ombelico. Per prima cosa dobbiamo smettere di compiangerci, e di chiedere solo assistenza, successivamente è necessario aprire la mente verso nuovi modelli di sviluppo, tenendo come punto fermo quello che potrà scaturire dal nuovo piano industriale e dall’accordo di programma, che ricordiamo, sono entrambi un inizio, come lo è lo sviluppo portuale, che dovrà aspettare anni prima di vedere un utilizzo concreto. E’ necessario partire dalla cruda verità per rigenerare Piombino, con obbiettivi chiari, non dettati dal desiderio di tamponare per scontentare il meno possibile; il grande nemico sarà il tempo, Ascolta Piombino apre alla possibilità di convergere su obbiettivi precisi, che non siano frutto di voli pindarici, ma di seri studi che esprimono al massimo la valorizzazione di questo meraviglioso territorio.
Riccardo Gelichi, Portavoce della lista civica Ascolta Piombino