Publiacqua e le convenzioni incompiute

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PIOMBINO 16 luglio 2015 — L’ assem­blea dell’Autorità Idri­ca Toscana, com­pos­ta dai Sin­daci, o loro Asses­sori del­e­gati, dei cinquan­ta Comu­ni indi­vid­uati ex art.13 c.4 L.R.n.69/2011, tenu­tasi l’8 luglio scor­so ha vis­to una serie di pun­ti all’Ordine del giorno, oltre alla rimod­u­lazione delle tar­iffe che portera’ aumen­ti salati nelle nos­tre bol­lette, sono state por­tate in dis­cus­sione mod­i­fiche alla Con­ven­zione di affi­da­men­to del servizio a Pub­li­ac­qua S.p.A. Di questo pun­to all’ordine del giorno non se ne era mai sen­ti­to par­lare. E’ appar­so all’ultimo momen­to, tan­to che la mag­gior parte dei sin­daci del’ATO 3 non ne sape­va niente.
Da una relazione risul­ta che Pub­li­ac­qua ha chiesto finanzi­a­men­ti alla Ban­ca Euro­pea Inves­ti­men­ti, la quale con­ced­erà il mutuo solo se ver­ran­no com­ple­tate le par­ti man­can­ti alla con­ven­zione di affi­da­men­to, ovvero: gli stan­dard orga­niz­za­tivi, gli obb­lighi di comu­ni­cazione i cri­teri di appli­cazione delle rel­a­tive penal­ità e le pro­ce­dure sanzion­a­to­rie.
“Stan­do cosi’ i fat­ti” inter­viene il sin­da­co Giu­liano Par­o­di “ci poni­amo delle domande: questi alle­gati dove­vano essere pre­sen­ti fin dall’inizio del­la con­ven­zione di affi­da­men­to? (l’art 23 par­la di dover approvare gli alle­gati entro 3 mesi pena l’annullamento dell’affidamento), se l’affidamento è sta­to fat­to dai Comu­ni, la mod­i­fi­ca al medes­i­mo non dove­va seguire lo stes­so per­cor­so? per­ché la con­feren­za ATO3 non è mai sta­ta con­vo­ca­ta per dis­cutere l’argomento? ed infine ques­ta è l’unica delib­era che dovrà avere un altro pas­sag­gio davan­ti ad un notaio, per­ché? Se questi alle­gati sono richi­esti dal­la Ban­ca Inves­ti­men­ti Euro­pea non fan­no parte degli obb­lighi di legge.
E’ bene ricor­dare che nel­lo “Sbloc­ca Italia”, all’articolo 7 si intro­duce l’obbligo di far cor­rispon­dere all’ambito otti­male un uni­co gestore, in nome dell’efficienza. La Toscana, come da buona tradizione, già dall’inizio del 2012 si è dota­ta di una legge regionale che prevede un solo ambito in tut­ta la regione con l’obiettivo dichiara­to di avere, alla sca­den­za delle con­ven­zioni esisten­ti, un uni­co gestore e Pub­li­ac­qua dovrà fare da capofi­la per questo le ques­tioni sopra descritte sono da appro­fondire. Inoltre, è da notare che nel­lo Sbloc­ca Italia si prevede l’imposizione al gestore che suben­tra di cor­rispon­dere a quel­lo uscente un val­ore di rim­bor­so defini­to sec­on­do i cri­teri sta­bil­i­ti dall’AEEGSI (l’autorità nazionale di rego­lazione dei servizi), ciò che rischia di ren­dere più onerosi e quin­di dif­fi­coltosi i pro­ces­si di ripub­bli­ciz­zazione, negan­do di fat­to la volon­ta’ popo­lare di 27 mil­ioni di Ital­iani, che vol­e­vano che la ges­tione del­la risorse andasse in ben altra direzione.

Giu­liano Par­o­di, Sin­da­co di Suvere­to

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