Punto nascita: non diamo niente per scontato

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 6 otto­bre 2015 — “In questo momen­to nul­la è già deciso. Per­ciò non diamo niente per scon­ta­to. Tut­tavia rite­ni­amo che il pun­to nasci­ta a Piom­bi­no c’è e deb­ba riman­ervi”. Nelle parole di sin­da­co e asses­sore si sot­to­lin­ea che non si può ridurre tut­ta la ques­tione ad una mera log­i­ca dei numeri.
“A nos­tro avvi­so il pun­to nasci­ta deve restare a Piom­bi­no nonos­tante il numero di nascite pre­vis­to dal decre­to Bal­duzzi non sia sta­to rag­giun­to, vista la par­ti­co­lare col­lo­cazione del nos­tro ter­ri­to­rio che ha un poten­ziale baci­no di uten­za di 80mila per­sone”.
Così inter­ven­gono con una nota con­giun­ta il sin­da­co Giu­liani e l’assessore alle politiche sociali Di Gior­gi cir­ca l’ipotesi di sposta­men­to del pun­to nascite di Piom­bi­no al pre­sidio ospedaliero di Ceci­na vis­to il man­ca­to rag­giung­i­men­to delle 500 nascite annue pre­viste dal decre­to Bal­duzzi, che è sta­ta ogget­to di rif­les­sione dell’assessore regionale alla san­ità Ste­fa­nia Sac­car­di.
“Ci sono vari ele­men­ti da tenere in con­sid­er­azione nel­la rif­les­sione che sicu­ra­mente farà il neoasses­sore Sac­car­di. Pri­ma di tut­to- pros­eguono — le dis­tanze e i prob­le­mi logis­ti­ci. Piom­bi­no dista 50 chilometri da Ceci­na e 70 da Gros­se­to; aus­pichi­amo che la Regione ten­ga con­to dell’unica stra­da di acces­so a Piom­bi­no, un prob­le­ma serio alla sicurez­za delle donne in gravi­dan­za. Non vogliamo — sot­to­lin­eano Giu­liani e Di Gior­gi — che le par­to­ri­en­ti piom­bi­ne­si pos­sano cor­rere rischi di alcun genere per rag­giun­gere pun­ti nascite lon­tani dal­la nos­tra cit­tà”.
“A Piom­bi­no si nasce in sicurez­za, come evi­den­ziano gli indi­ca­tori dei par­ti con cesareo e la mor­tal­ità, real­iz­zan­do risul­tati equiv­alen­ti a quel­li reg­is­trati nell’Area Vas­ta nord-Ovest”.
“Tra l’altro la rif­les­sione non può pre­scindere nem­meno dal­la recente aper­tu­ra del servizio di par­to indo­lore, avvenu­ta lo scor­so aprile. Un servizio che, nelle parole degli stes­si addet­ti ai lavori, qual­i­fi­ca lo stes­so pun­to nasci­ta ren­den­do­lo più fun­zionale alle esi­gen­ze delle donne e che è uno dei servizi tra i più avan­za­ti nel­la Toscana”.
Quin­di pri­ma di pren­dere deci­sioni in mer­i­to alla rior­ga­niz­zazione dei servizi si rib­adisce la richi­es­ta di una pro­fon­da rif­les­sione a liv­el­lo regionale e di un con­fron­to con i ter­ri­tori che daran­no vita al quadro di sin­ergie tra i pre­si­di ospedalieri di Piom­bi­no e Ceci­na nel nuo­vo dis­tret­to socio san­i­tario :
“É nec­es­sario — pros­eguono — val­utare bene quel­lo che si deve fare nell’ottica di un’ottimale col­lo­cazione dei servizi. Non vogliamo che nes­suna ipote­si di sposta­men­to degli stes­si sia quin­di val­u­ta­ta finché non sarà chiaro il quadro di sin­ergie tra Piom­bi­no e Ceci­na. In tale cor­nice c’è infat­ti una rete anco­ra tut­ta da costru­ire e che si basa sulle enor­mi poten­zial­ità di entram­bi i pre­si­di ospedalieri che da una loro col­lab­o­razione potreb­bero assurg­ere a stan­dard di effi­cien­za migliori degli attuali”.
“Siamo tra le prime zone in Toscana — con­cludono Giu­liani e Di Gior­gi- ad aver scel­to di ren­dere più effi­ciente il servizio socio-san­i­tario pro­prio in accor­do con la filosofia del­la nor­ma­ti­va regionale che chiede di poten­ziare i servizi dei pre­si­di ospedalieri per­iferi­ci”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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