Punto nascita: nulla va dato per scontato
PIOMBINO 9 ottobre 2015 – Tutta la città è contraria alla chiusura del reparto di maternità dell’ospedale Villa Marina a Piombino. In questi giorni è stata attivata una raccolta firme, di iniziativa pubblica e apartitica, volta a mettere nero su bianco il malcontento cittadino e la sensibilità che i piombinesi hanno sulla questione sanità.
La petizione vuole essere una vera e propria arma da impugnare per scongiurare definitivamente i tagli del decreto Balduzzi, che sulla mera logica dei numeri intende chiudere e accorpare quei reparti che non raggiungono una soglia minima di interventi. Secondo il decreto, i punti nascita che non raggiungono i 500 parti dovranno chiudere, mentre quelli che contano tra le 500 e le 1.000 nascite saranno monitorati per tre anni. Ad oggi il punto nascita di Piombino ha toccato le circa 300 nascite e, nonostante i nostri rappresentanti politici scongiurino la chiusura del reparto, nulla va dato per scontato.
Per questo abbiamo attivato una raccolta firme in diversi esercizi della città, affinché si possa dar voce alle perplessità di un provvedimento sconsiderato. La delibera regionale 1235 porre sì un limite ai punti nascita con un numero minimo di nascituri, ma fa salve le eccezioni in base alla collocazione geografica. Per una città come Piombino, collocata su un promontorio e con una unica strada in uscita, sarebbe impensabile dirottare le partorienti in una struttura a 50 km di distanza.
A questo punto i proclami e le rassicurazioni a mezzo stampa non servono più, è tempo di agire e difendere a gran voce il punto nascita piombinese evitando che la logica dei numeri metta in pericolo la vita di gestanti e nascituri. Firmare oggi vuol dire chiedere al sindaco di unirsi alla mobilitazione per la difesa del reparto di maternità attivando tutti i passaggi necessari, affinché Per l’occasione, sabato 10 ottobre sarà allestito un punto di raccolta firme giornaliero presso il Conad di Piombino.