Quagliodromo, Ponte d’Oro e asfalto
Il 14–6‑2013 sulla stampa e’ apparso un trafiletto dove c’era un lettore che segnalava alcuni problemi per la strada del Quagliodromo e diceva di tappare il fosso che corre parallelo la Geodetica per allargare la strada. I fossi servono (come si è visto anche in tristi cronache), specie in terre paludose come quelle ma l’esigenza di mettere in sicurezza quel tratto c’è e l’ho toccata più volte io stesso.
Il 31–5‑2013 si è svolto un consiglio di quartiere della zona Fiorentina Populonia.
Era presente l’assessore ai Lavori Pubblici Lido FRANCINI per spiegare le opere pubbliche previste.
In merito a quanto venuto fuori in quell’incontro vorrei portare alcune riflessioni inerenti il Quagliodromo e non solo.
Nella riunione è stata discussa, tra l’altro, la spinosa questione dell’abbattimento di Ponte di Ferro. Se da una parte si prevede di bloccare quel collegamento (senza al momento sostituirlo con altro) per mettere in sicurezza la zona artigianale di Montegemoli dall’altra sarebbe interessante sapere se c’è un progetto che elimini l’ostacolo “tubo grosso dell’acqua per la grande industria” presso la zona del Quagliodromo che forse rallenterebbe il deflusso di una eventuale alluvione da quelle parti.
Alla riunione l’assessore gentilmente ha comunque risposto ad altre domande ed alcune le ha poste anche lui. Una verteva proprio sulla strada che porta alle spiagge del bocca di Cornia fino a quello che resta di Ponte d’Oro. Dando l’annuncio che la strada verrà asfaltata con il Conglomix ci chiedeva come, secondo noi, si poteva ridurre la velocità dei veicoli, visto che in pratica si tratta di 3 rettilinei. A me l’unica risposta che è venuta è stata quella di mettere dei dossi all’altezza del campo di addestramento dei cani. Lui, invece, ha detto che stavano pensando di fare delle corsie strette. Ripensandoci io, se deve essere asfalto, allora preferirei che fossero previste anche delle piste ciclabili, quantomeno per bilanciare l’impatto paesaggistico ed ecologico.
Intendiamoci: qualsiasi soluzione è meglio dell’attuale situazione, basta che non ci vengano messe delle mine, poi va tutto bene.
Nel complesso, se sarà asfalto, potremmo avere una strada ampia, cosa rara sulle strade che portano al mare dalle nostre parti. E la possibilità di far rallentare il traffico esiste visto quello che è successo sulla Via della Principessa nella zona di Rimigliano.
E’ importante usare il conglomix perché è un prodotto brevettato locale (a suo modo ecologico visto che deriva da un trattamento di riciclo ed evita lo sbancamento di colline), è giusto sfruttarlo laddove necessario per le nostre strade (anche quella degli Ormeggi delle Terre Rosse ad esempio per restare in tema “mare”) .
Del resto ci sono molte opportunità nella viabilità interna alle zone industriali ed artigianali da sistemare e, se l’accordo viene raggiunto e l’impatto è minimo , anche molte strade vicinali da sistemare. Per non parlare della auspicata Montegemoli – Porto (o qualsiasi altra strada alternativa che porti a Piombino). Infine sarà il caso di cominciare ad usarlo sulle nostre strade urbane per la normale manutenzione.
Ma (tornando al Quagliodromo) non sono del tutto convinto che tutti e 3 i rettilinei debbano essere trattati come delle normali strade urbane.
Sono convinto che l’asfalto vada bene solo sul tratto parallelo alla Geodetica perché sarebbe più sicura vista la minor polvere che non garantisce una guida sicura in presenza di un fosso dove talvolta ci rifiniscono le macchine. Io ho fatto un’osservazione al Regolamento Urbanistico che tra l’altro chiedeva di espropriare una fascia di terra alla zona industriale proprio per allargare un poco la strada, basterebbe davvero poco. Inoltre da un lato per l’appunto c’è un’altra arteria importante come la strada che va alla Costa Est ed a Follonica mentre dall’altro lato inizia, per l’appunto, quella che è e rimarrà la zona industriale. Comunque lì l’asfalto sia messo pure subito perché quando è questione di sicurezza quella è la priorità!
Mi piacerebbe vedere 1 campione di strato ‚anche come pubblicità del CONGLOMIX. Magari come Consiglio di Quartiere potremmo farcelo dare ?
Non sono convinto, invece, che intorno al fiume Cornia la migliore soluzione sia “urbanizzarlo” di più. Non credo sia un obiettivo giusto. Non si valorizza così quello che secondo me resta un ambito naturale unico. In questi giorni con poca spesa la strada non presenta più le buche noiose per il traffico; le canne che intralciano i veicoli sono state tagliate ed anzi sarebbe bene prevedere almeno 2 tagli in più. Semmai non è stata tagliata l’erba intorno all’incrocio che da sulla Geodetica (come a volte capita in taluni incroci, vedi il Parcheggio dell’Ospedale di Villamarina) per mantenere una buona visibilità per chi va e, soprattutto, per chi viene via dalla zona del Quagliodromo.
Posso garantire (lo scorso anno ho fatto un sondaggio su 365 bagnanti) che quella spiaggia è già piena di turisti (non locali) e che molti l’hanno scelta proprio per il suo aspetto selvaggio (oltre che per il parcheggio gratuito).
Asfaltare poi il tratto parallelo alla spiaggia per molti è già sinonimo, per l’appunto, di parcheggio a pagamento (l’ennesimo). Di questi tempi ci sarebbe l’ennesima selezione sociale dove chi ne ha di più si becca il suo posto al sole, gli altri il rimanente. Se la destinazione sarà quella di una nuova tassa (senza proporzione in base al reddito) vorrei che i parcheggi più vicini agli ingressi fossero gratuiti per segnare un inversione di rotta e quelli che hanno di più ed hanno meno difficoltà a spendere non siano sempre avvantaggiati. Oppure organizzare piazzole con destinazione alternata senza vantaggio logistico per alcuna delle 2 categorie. Non si verrebbe così a ripetere situazioni dove per un parcheggio gratuito uno debba fare 1 km di strada sotto il sole cocente. Oltretutto poi con il probabile rischio di una multa.
Ma qui si tratta di capire bene anche che cosa si vuol fare in quella zona. Ci sono segnali positivi che sembrano indicare che si possa finalmente arrivare a segni tangibili che il vero inizio della “Costa Est” sia proprio lì. Un grosso passo avanti sarebbe quello di aprire finalmente il cancello che ostacola la strada che continua parallela alla spiaggia attualmente non utilizzata dall’industria. Solo se si prevede, da subito, un ampliamento di posti auto sicuri (il parcheggio nel campo di erba secca lo ritengo ad alto rischio incendio) può essere un po’ più accettabile asfaltare quel tratto che porta attualmente alla spiaggia; altrimenti si creerà un ingorgo insostenibile ed incivile. Con tanto di multe che non servono a risolvere il problema del sovraffollamento di auto. C’è poi un discorso di bilancio paesaggistico ed ecologico che potrebbe essere compensato (anche se posso capire le difficoltà attuative) togliendo dalla vista il tubo grosso dell’acqua che va alle grandi industrie creando così una nuova linea idrica che non sia un colabrodo quale è quella di ora.
Quella è una zona che avrebbe bisogno di qualche profonda trasformazione (sempre se asfalto deve essere), un altro esempio sarebbe quello di, una volta creata l’area parcheggio più civile, approntare almeno un altro passaggio, più interno, che porti al mare
Forse le mie saranno questioni di lana caprina ma la nostra materia prima principale come sistema Italia (ed in parte anche in Val di Cornia) continua ad essere il paesaggio e provare su ogni fronte a tutelarlo ed a migliorarlo non credo faccia male e (come si può evincere da alcune proposte da me fatte) può creare anche lavoro. Del resto se su Piazza Bovio si è tolto l’asfalto non sarà un caso.
Comunque del nuovo assetto io sono disposto a fare un Questionario, potrebbe essere interessante che lo faccia il consiglio di quartiere da fare tra un numero di persone (100 ? x percentuale + semplice e meno tempo; 350 ? l’1% degli abitanti di Piombino ) che si trovano lì sulla spiaggia. Penso sia sufficientemente rappresentativo ed un premio a chi in questi anni è stato fedele alla spiaggia ed anche agli estemporanei perché, come lo scorso anno mi son sentito spesso dire, sono molti che ogni tanto vengono per la spiaggia ed il mare che non ha, secondo me, eguali sulla Costa Est.
Enrico Nannini