Quali altre sorprese per i cittadini di Piombino?

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PIOMBINO 3 mar­zo 2020 — Aumen­ti­amo le tasse a chi è più in dif­fi­coltà? Col­pa di quel­li di pri­ma.
C’era da aspet­tarse­lo, in effet­ti. È perfi­no super­fluo dire che la destra fa la destra e nei momen­ti dif­fi­cili, come quel­lo attuale per tut­ti gli enti pub­bli­ci, va a colpire chi sta peg­gio.
Chi ha di meno.
Questo è il sig­ni­fi­ca­to, in sol­doni, di abbas­sare la soglia di esen­zione IRPEF da ven­tim­i­la a diec­im­i­la euro, con evi­den­ti ricadute neg­a­tive anche sull’economia locale. Sig­nifi­ca che la pagher­an­no cass­in­te­grati e pen­sion­ati. Gio­vani pre­cari. Molti sta­gion­ali. Fasce deboli che fino al mag­gio scor­so e negli anni del­la crisi eco­nom­i­ca peg­giore dal dopoguer­ra, con gran­di sac­ri­fi­ci, era­no tute­late dal Comune di Piom­bi­no.
Assumer­si le pro­prie respon­s­abil­ità? Non fa parte di ques­ta nuo­va ammin­is­trazione. Ormai è chiaro. Da qua­si un anno Piom­bi­no è intrap­po­la­ta tra idee fumose e con­fuse sul futuro indus­tri­ale e sul­lo svilup­po tur­is­ti­co e diver­si­fi­ca­to del­la cit­tà affida­to a ruote panoramiche e piste di ghi­ac­cio. Non un prog­et­to. Non una visione. A propos­i­to, che fine ha fat­to il piano strut­turale che era pron­to nel giug­no scor­so e che le cat­e­gorie eco­nomiche stan­no aspet­tan­do?
Annun­ci di mirabolan­ti riu­nioni pub­bliche per pre­sentare altret­tan­ti mirabolan­ti prog­et­ti che si risolvono con comiziet­ti e rin­vii.
Il lavoro? È un tema che non viene mai nem­meno sfio­ra­to. Tan­to sarebbe comunque col­pa di quel­li di pri­ma. Esat­ta­mente come la Parchi che perde i pezzi e RIMa­te­ria che rischia il con­corda­to con le pos­si­bili ricadute ambi­en­tali (quelle sì poten­zial­mente dis­as­trose) sul­la cit­tà.
Le promesse elet­torali? Le ricette imme­di­ate per risol­vere tut­to e subito? Le capac­ità da met­tere in cam­po al pos­to dei comu­nisti? Tut­to un sog­no a cui segue questo brut­to risveg­lio.
Le scelte per cam­biare mar­cia a una cit­tà che si risveg­lia ogni giorno con un prob­le­ma in più?
Non per­venute.
Ammin­is­trare sig­nifi­ca scegliere. Scegliere met­ten­do in cam­po capac­ità di gestire situ­azioni con­tin­gen­ti e risorse disponi­bili. Che il Sin­da­co avrebbe dovu­to conoscere, vis­to che era con­sigliere comu­nale.
E allo­ra tro­vi il cor­ag­gio di sostenere la scelta adot­ta­ta dal­la sua Giun­ta di aumentare le tasse sen­za addos­sare respon­s­abil­ità ad altri e di dire che è coer­ente con le promesse elet­torali, sen­za trovare gius­ti­fi­cazioni. E sen­za derid­ere chi, in questo momen­to di grande dif­fi­coltà, con­sid­era cen­to euro una som­ma proibiti­va, al con­trario di quel che sostiene con suf­fi­cien­za l’assessore Fer­rac­ci.
Pote­vano essere trovate altre strade? Noi cre­di­amo di sì. Ferrari/Ferracci invece han­no scel­to di colpire i più deboli.
Entr­ere­mo nei numeri non appe­na esam­i­na­to il Bilan­cio di pre­vi­sione, in atte­sa, tra l’altro, di capire per chi e di quan­to aumenterà anche l’IMU e di vedere il Piano Finanziario di ATO Toscana Sud per le tar­iffe del­la TARI.
Si par­la anche lì di ulte­ri­ori aumen­ti.
Quali sor­p­rese devono aspet­tar­si i cit­ta­di­ni di Piom­bi­no?

Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co Piom­bi­no

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