Quali operazioni immobiliari pagate sull’acqua?
SUVERETO 8 maggio 2015 — Si rimane basiti dal tono con cui il dott. Trebino consigliere delegato ASA spa si rivolge al Sindaco di Suvereto in merito ad alcune dichiarazioni fatte dallo stesso a mezzo stampa sugli aumenti del costo dell’acqua che ci saranno prossimamente, in discussione in questi giorni presso l’Autorita’ Idrica Toscana, l’organo pubblico preposto a questo.
“Vorrei ricordare al Dott.Trebino, la cui carica e’ in scadenza, che fa parte di una societa’ partecipata” commenta il Sindaco Giuliano Parodi “e che quindi il suo stipendio e’ fatto coi soldi pubblici dei cittadini. I Comuni, e quindi i Sindaci, sono i soci azionisti di maggioranza, e quindi auspico, in seguito un atteggiamento piu’ rispettoso nei confronti degli Amministratori.”
Premesso cio’ scendiamo nei fatti, ASA spa replica alle esternazioni del Sindaco Parodi, dicendo che e’ tutto errato, ma non fornendo la loro versione “esatta” dei fatti. Il Dott.Trebino fa riferimento ad “operazioni immobiliari di edilizia pubblica realizzate dai Comuni che i cittadini pagherebbero sull’acqua”. Visto che non siamo a conoscenza di tali operazioni, invitiamo lo stesso a specificare meglio di cosa si tratta (quali operazioni e quali Comuni) per trasparenza, e per il bene dei cittadini.
“Parliamo del socio privato di ASA, Iren, che detiene il 40% delle quote e la governance di Asa (ha due voti su tre in consiglio, oltre all’amministratore delegato)” continua il Sindaco di Suvereto “ Iren è quotata in borsa e, dopo il ricambio dei vertici aziendali del giugno 2013, ha come presidente l’ex ministro Francesco Profumo. Ma le linee guida di Iren, nei confronti di Asa, non sono per niente chiare. Sembrava che dovessero acquistare il ramo commerciale del gas, poi non si sono neanche presentati alla gara. E in questi anni, per bocca dello stesso presidente di ASA spa Fabio Del Nista, apprendiamo che il socio privato ha immesso ben pochi capitali nella societa’ per fare investimenti.”
La discussione politica principale gravita intorno al fallimento della legge Galli del 1994 che ha istituito lo stesso meccanismo “vuoto per pieno” utilizzato per i rifiuti da destinare all’incenerimento: se non si raggiunge la quantità prefissata, ovvero se la cittadinanza usa meno acqua, paga di più perché ormai l’azienda ha stabilito che deve incassare un tot e così deve essere. Sarebbe questa la strada per razionalizzare i consumi e ridurre gli sprechi di una risorsa così preziosa? A questo aggiungiamo il metodo algebrico stabilito dalla AEEG (autorita’ per l’energia elettrioca e il gas) che si occupano da sempre di energia e gas, poi d’un tratto cominciano a gestire l’acqua per uniformare le tariffe di tutta Italia. “Questi non sapevano nulla e continuano a non sapere nulla in merito. Pensano che la tariffa dell’acqua sia uguale al Polo Nord come nel Sahara” dichiarava lo stesso presidente di ASA un anno fa, e non puo’ che trovarci d’accordo.
“Basta guardare il conto economico di ASA dei prossimi anni per capire che per i cittadini saranno guai per quanto riguarda gli aumenti” conclude Parodi “visto e considerato che la societa’ ipotizza nel 2015 ricavi da tariffa per 78 milioni, nel 2016, di oltre 85 milioni, di 88 milioni nel 2017 e di oltre 90 milioni per gli anni successivi. Una ipotesi con un trend crescente del genere mal si sposa con una politica di risparmio idrico. altrimenti ASA ci dovra’ spiegare come fara’ ad aumentare i ricavi dalle bollette se diminuiscono i consumi dei cittadini virtuosi senza aumenti di tariffa.”
In conclusione i canoni che ASA versa ai Comuni sono dovuti per il semplice fatto che la rete idrica e’ pubblica, ed il concessionario, visto che fa utili sul servizio, deve pagare l’affitto per l’utilizzo della stessa. Canoni che entrano nelle casse dei Comuni e vengono ridistribuiti attraverso i bilanci sul territori come servizi da parte delle Amministrazioni.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI SUVERETO
Leggendo le risposte di Parodi quelli che rimangono basiti sono i cittadini rispettosi anche della forma. Non voglio parlare del merito, non tocca a me, spetta ad ASA ed agli altri Sindaci con i suoi rappresentanti e alla politica, rilevo soltanto che i toni usati da Parodi con ammiccamenti minacciosi non sono degni di un Sindaco e non evidenziano il dovuto rispetto delle altrui opinioni. Poi comunque vedremo dove sta la verità.