Quali scuole superiori preparano meglio al lavoro
PIOMBINO 22 novembre 2017 — I ragazzi che frequentano le scuole di indirizzo tecnico e professionale hanno maggiori difficoltà dei loro coetani delle scuole vicine alla Val di Cornia nel trovare lavoro. Lo si deduce dalla nuova edizione 2017/18 di Eduscopio (https://eduscopio.it), il portale della Fondazione Agnelli che permette di comparare le scuole secondarie di secondo grado per come preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma. Si tratta della IV edizione del portale che offre gratuitamente agli studenti e alle loro famiglie informazioni oggettive e comparabili sulla qualità dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado di tutta Italia: una risorsa preziosa nel momento della scelta della scuola superiore da frequentare dopo le medie.
Quanto le scuole preparano al lavoro
Per coloro che non proseguono gli studi e preferiscono entrare rapidamente nel mondo del lavoro, Eduscopio verifica se hanno trovato un’occupazione, quanto rapidamente hanno ottenuto un contratto di durata significativa, se il lavoro ottenuto è coerente con gli studi compiuti o se invece è un lavoro qualsiasi. La missione principale degli istituti tecnici e professionali è proprio quella di fornire competenze adeguate e immediatamente spendibili in termini lavorativi, curando in particolare la delicata fase di avvicinamento e ingresso al mondo del lavoro (transizione scuola-lavoro). Gli indicatori di Eduscopio rivelano quali scuole assolvono molto bene a questa missione e quali, invece, accusano ritardi.
Sono stati considerati tutti i diplomati dei corsi diurni (quelli dei corsi serali sono solitamente di età avanzata e già occupati) degli indirizzi tecnici e professionali delle scuole statali e paritarie negli anni scolastici triennio 2011/12 e 2012/2013, 2013/2014.
Due gli indici utilizzati: l’Indice di Occupazione e l’Indice di Coerenza.
L’Indice di Occupazione ci dice qual è la percentuale degli occupati (coloro che hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma), su coloro che NON si sono immatricolati all’università (occupati+sottoccupati+altro). Dunque, per valutare la capacità formativa della scuola in termini di inserimento lavorativo dei diplomati, ci concentriamo solo sui diplomati che hanno manifestato un interesse esclusivo per il mondo del lavoro.
L’ Indice di Coerenza è la percentuale di diplomati che a 2 anni dal diploma lavorano e hanno una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito. Non include coloro che lavorano ma hanno una qualifica professionale trasversale, cioè comune a più titoli di studio (ad es. commessi in attività commerciali di diversi settori merceologici), e per i quali non si può valutare con certezza il grado di coerenza; né ovviamente coloro che lavorano ma hanno una qualifica professionale non in linea con il proprio titolo di studio. Per consultare la tabella di corrispondenza tra qualifiche professionali e titoli di studio.
Le scuole in testa alle graduatorie si trovano rispettivamente
per l’indirizzo tecnico – settore Economico a Cecnia (ISIS. Marco Polo e Carlo Cattaneo)
per l’indirizzo tecnico – settore Tecnologico a Volterra (ITCG Ferruccio Niccolini)
per l’indirizzo professionale – settore Industria e Artigianato a Rosignano Marittimo (ISIS Enrico Mattei)
per l’indirizzo professionale – settore Servzi a Portoferraio (ISIS Raffaello Foresi)
In Eduscopio si potranno trovare anche altre informazioni di dettaglio su cosa fanno i diplomati (università/lavoro/altro), sulla stabilità del lavoro (tempo determinato o indeterminato), sulla distanza del lavoro da casa.