Quando i centri di accoglienza sono un parcheggio

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Francesco Ferrari

PIOMBINO 25 giug­no 2016 — L’omi­cidio nel cen­tro di accoglien­za di Fran­ciana: un gesto incon­sul­to, di quel­li ingius­ti­fi­cati ed ingius­ti­fi­ca­bili che spes­so, trop­po spes­so, si leg­gono nelle cronache locali.
E non c’en­tra il col­ore del­la pelle di chi uccide, né il fat­to che l’ef­fer­a­to omi­cidio sia avvenu­to in un cen­tro di accoglien­za.
Cer­to è che quan­to accadu­to por­ta a fare una rif­les­sione di insieme sui cen­tri di accoglien­za. Vi si ospi­tano pre­sun­ti profughi in atte­sa di un lunghissi­mo iter proces­suale volto al riconosci­men­to del­lo sta­to di rifu­gia­to. Un riconosci­men­to che il più delle volte non arri­va nep­pure o giunge quan­do ora­mai il profu­go ha fat­to perdere le pro­prie trac­ce.
Luoghi in cui ven­gono con­cen­trati sogget­ti di diverse etnie e reli­gioni, che mai si inte­gr­eran­no nel­la soci­età. Non gli si offre una pos­si­bil­ità lavo­ra­ti­va (sem­pre più un mirag­gio anche per gli ital­iani) che dia loro l’au­tono­mia eco­nom­i­ca; ci si limi­ta ad ospi­tar­li in un “lim­bo”, mossi da un fal­so pietismo che por­ta ad igno­rare le sof­feren­ze morali di chi ha dovu­to abban­donare il pro­prio Paese e la pro­pria famiglia.
E poi i costi stratos­feri­ci di questo buon­is­mo: nel Comune di Piom­bi­no ci sono ad oggi 245 pre­sun­ti rifu­giati che costano 35 euro al giorno.
Morale del­la favola, 8.575,00 al giorno di sol­di pub­bli­ci (cir­ca 260.000 euro al mese), per sostenere i costi di vit­to ed allog­gio di sfor­tu­nati che non han­no prospet­tive se non quel­la di divenire clan­des­ti­ni, viven­do nel­la ille­gal­ità.
Forse sarebbe il caso di rivedere i prin­cipi di accoglien­za.
Tut­ti i sol­di che si spendono dovreb­bero servire a pre­venire, invece che curare; in questo modo prob­a­bil­mente avanz­erebbe anche qual­cosa per aiutare i piom­bi­ne­si e gli ital­iani bisog­nosi.
E chi par­la di razz­is­mo dovrebbe capire che il vero razz­is­mo è parcheg­gia­re questi pover­ac­ci nei cen­tri di accoglien­za.

Francesco Fer­rari è il respon­s­abile locale di Fratel­li d’I­talia-AN

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