Quando il porto lo dovevano realizzare i cinesi
PIOMBINO 28 luglio 2017 — Il Comune di Piombino ha comunicato che il 25 luglio 2017 si è svolto a Firenze un incontro che «ha messo intorno al tavolo, insieme al presidente Rossi, e al sindaco Giuliani anche il presidente della 2° commissione regionale Gianni Anselmi, l’amministratore delegato di Aferpi Benikene, il presidente dell’Autorità portuale Stefano Corsini.
Aferpi ha illustrato una prima stesura del piano della logistica, fino ad oggi mai focalizzato.
“Il piano ha messo in evidenza le enormi potenzialità di sviluppo del porto di Piombino, in sinergia anche con Livorno – afferma il sindaco Giuliani – Secondo il piano, il core business del traffico potrebbe essere imperniato su merci varie, in gran parte derivanti dalla produzione nell’agroalimentare e dell’attività siderurgica”.
“In ogni caso la Regione ha preso tempo per poter verificare i dati che sono stati illustrati – continua Giuliani – Ci saranno pertanto ulteriori passaggi anche con il governo di approfondimento. Va detto che non potrà esserci alcun rilascio di concessione senza un’adeguata garanzia finanziaria di sostegno alle operazioni descritte».
Niente da eccepire. Ci pare utile, però, ricordare un precedente incontro svoltosi quella volta a Piombino il 16 aprile 2015 (in alto la foto dei partecipanti, ndr). Il contenuto era identico (per la verità si parlò anche del porto turistico di Poggio Batteria, tanto per non farsi mancare nulla): lo sviluppo logistico di Cevital/Aferpi nel porto di Piombino. La differenza rispetto al luglio 2017 fu “una importante società cinese”.
Di seguito il comunicato stampa del Comune e alcuni titoli giornalistici susseguenti:
Un incontro all’Autorità Portuale con Cevital per definire e chiarire le questioni inerenti l’area demaniale e il futuro assetto di Cevital sul territorio.
Una riunione importante, auspicata e favorita dal presidente della Regione Enrico Rossi, alla quale hanno preso parte anche tre rappresentanti di una importante società cinese, la Chec (Chinese Harbour Engeneering Company) che, tramite Cevital si occuperà della ricostruzione del porto e della parte logistica dopo lo smantellamento e la demolizione dei vecchi impianti. All’incontro erano presenti per Cevital Issad Rebrab e Farid Tidjani, il presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, il vicesindaco Stefano Ferrini e l’assessore ai lavori pubblici Claudio Capuano. «Una riunione positiva e molto proficua — commenta il sindaco Giuliani — perchè è servita a chiarire tutte le questioni e a trovare delle soluzioni molto convincenti. Ora resta da gestire la parte amministrativa legata alle concessioni. In pratica — spiega Giuliani — è confermato l’assetto portuale del 1° progetto con la rimozione dei vecchi impianti dell’area a caldo per far posto ai nuovi settori di sviluppo che sono quelli della logistica portuale e dell’agroalimentare.
Molto interesse è stato dimostrato dalla società cinese che ha partecipato all’incontro — che ha valutato con attenzione anche il progetto del porto turistico di Poggio Batteria .
Si tratta di una società molto solida che ha costruito un’ottantina di porti in circa 60 paesi a livello mondiale. Si sta sempre più delineando un quadro che apre scenari di interesse per lo sviluppo del territorio»