Quando piove balneazione a rischio

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PIOMBINO 15 mag­gio 2015 — L’ ARPAT (Agen­zia regionale per la pro­tezione ambi­en­tale del­la Toscana) ha pub­bli­ca­to il rap­por­to sul con­trol­lo delle acque di bal­neazione nel­la sta­gione 2014 (per leg­gere clic­ca qui). Ne pub­blichi­amo alcu­ni stral­ci rel­a­tivi sopratut­to alla Val di Cor­nia e all’iso­la d’El­ba:
La sta­gione bal­n­eare 2014 in Toscana è sta­ta carat­ter­iz­za­ta, come sem­pre, da un ele­va­ta qual­ità delle acque, ma con un pro­gres­si­vo e sig­ni­fica­ti­vo aumen­to dei cam­pi­oni non con­for­mi: dai 48 casi del 2013, già cresciu­ti rispet­to ai 30–31 del bien­nio 2011-12, si pas­sa a 69 (+43%). Gli episo­di di inquina­men­to, oltre ad essere sta­ti più numerosi, han­no avu­to anche una dis­tribuzione geografi­ca molto più ampia, inter­es­san­do ben 52 aree di bal­neazione che coprono qua­si 67 km di cos­ta, prati­ca­mente il doppio rispet­to al pas­sato.…

…Sul­la cos­ta del­la Val di Cor­nia e del­l’iso­la d’El­ba sono sta­ti ese­gui­ti nel­la sta­gione bal­n­eare 2014, i con­trol­li con le appro­pri­ate fre­quen­ze di cam­pi­ona­men­to su tutte le 78 aree di com­pe­ten­za sud­di­vise tra i comu­ni di San Vin­cen­zo (11), Piom­bi­no (17), Campiglia Marit­ti­ma (1 acqua inter­na), Cam­po nell’Elba (7), Capo­liv­eri (9), Mar­ciana (6), Mar­ciana Mari­na (4), Por­to Azzur­ro (3), Porto­fer­raio (12), Rio Mari­na (6), Rio nell’Elba (2).

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Con­for­mità dei pre­lievi e divi­eti tem­po­ranei
Le acque des­ti­nate alla bal­neazione non han­no mai reg­is­tra­to supera­men­ti dei val­ori lim­ite (DM 30/3/2010) durante tut­ta la sta­gione 2014 per tutte le aree dei comu­ni di Cam­po nell’Elba, Mar­ciana Mari­na, Porto­fer­raio, Por­to Azzur­ro, Rio nell’Elba e Campiglia Marit­ti­ma, men­tre per i restanti comu­ni (San Vin­cen­zo, Piom­bi­no, Capo­liv­eri, Mar­ciana, Rio Mari­na) si sono avu­ti i seguen­ti casi di non con­for­mità. La zona urbana di San Vin­cen­zo, nel mese di set­tem­bre, è sta­ta inter­es­sa­ta da un fenom­e­no di este­sa con­t­a­m­i­nazione per un trat­to di litorale di 5 km: in segui­to a vio­lente pre­cip­i­tazioni che han­no col­pi­to la cit­tà nel­la mat­ti­na del 1° set­tem­bre, cre­an­do notevoli inter­feren­ze tra la rete di fog­natu­ra delle acque mete­oriche e quel­la delle acque nere, si sono ril­e­vati val­ori fuori nor­ma in 5 aree di bal­neazione (“San Vin­cen­zo Cen­tro Nord”, “San Vin­cen­zo Cen­tro Sud”, “Principes­sa Nord”, “Principes­sa Cen­tro” e “Principes­sa Sud”). Tali aree, infat­ti, sono inter­es­sate dalle foci di alcu­ni fos­si, (Fos­so delle Rozze, Fos­so Renaione e Fos­so delle Pri­gioni), che, veicolan­do a mare questi carichi inquinan­ti, han­no con­dizion­a­to neg­a­ti­va­mente la qual­ità delle acque di bal­neazione. Inoltre, in con­tem­po­ranea ai for­ti acquaz­zoni, si è ver­i­fi­ca­to anche un guas­to alla stazione di soll­e­va­men­to delle acque reflue di via del Tir­reno che ha causato la fuo­rius­ci­ta di liquame nel fos­so delle Pri­gioni. I cam­pi­ona­men­ti nei giorni 3 e 9 set­tem­bre han­no avu­to esi­to favorev­ole, con­fer­man­do l’in­quina­men­to di breve dura­ta. Pochi giorni dopo (11 set­tem­bre), però, vi è sta­to un sec­on­do sver­sa­men­to di liqua­mi dal­la stazione di soll­e­va­men­to di via del Tir­reno al fos­so delle Pri­gioni e, su richi­es­ta del Sin­da­co di San Vin­cen­zo, che ave­va emes­so in via cautel­a­ti­va un’ordinanza di chiusura tem­po­ranea, sono state cam­pi­onate le due aree lim­itrofe al fos­so, “Principes­sa Nord” e “Principes­sa Cen­tro”, con­fer­man­do la pre­sen­za di con­t­a­m­i­nazione fecale. I cam­pi­ona­men­ti ripetu­ti in data 16 set­tem­bre han­no avu­to esi­to favorev­ole con­sen­ten­do la ria­per­tu­ra delle sud­dette aree. Tali prob­le­mi non sono nuovi per ques­ta zona e già ad agos­to era­no sta­ti seg­nalati mal­fun­zion­a­men­ti analoghi, ma i con­trol­li sup­ple­men­tari (11/08/14) non ave­vano ril­e­va­to alter­azioni delle qual­ità delle acque di bal­neazione. Queste situ­azioni critiche evi­den­zi­ate pos­sono essere risolte solo con adeguati inter­ven­ti strut­turali sul­la rete fog­nar­ia, con la rego­lar­iz­zazione degli allac­ci dei pri­vati e la elim­i­nazione degli scarichi abu­sivi nei fos­si. Il con­fine comu­nale tra Piom­bi­no e San Vin­cen­zo è seg­na­to dal­la zona di divi­eto per­ma­nente di Torre Nuo­va e le 2 aree di bal­neazione lim­itrofe (“Torre Nuo­va Est” in comune di San Vin­cen­zo e “Torre Nuo­va Ovest” in comune di Piom­bi­no) sono risul­tate entrambe con­t­a­m­i­nate durante i pre­lievi pre­lim­i­nari di aprile, a causa degli appor­ti inquinan­ti del­la Fos­sa Cal­da che, in fun­zione del­la direzione e del­l’in­ten­sità del­la cor­rente e delle con­seguen­ti con­dizioni di diluizione del­la con­cen­trazione dei para­metri indi­ca­tori, influen­za la qual­ità delle acque nel­l’im­me­di­a­to intorno del­la sua foce. Questo nuo­vo inquina­men­to ha con­tribuito ad un peg­gio­ra­men­to di classe alla fine del­la sta­gione 2014: entrambe risul­tano adesso di qual­ità “suf­fi­ciente”. Nel­la cos­ta di Piom­bi­no, oltre all’episodio sud­det­to, si è avu­to 1 solo caso di inquina­men­to, provo­ca­to dalle vio­lente piogge, che, dila­van­do le strade, han­no com­por­ta­to un sovrac­cari­co di por­ta­ta del­la rete fog­nar­ia con tracimazione anom­ala delle acque nere nelle bianche e sver­sa­men­to in mare in prossim­ità del pun­to di cam­pi­ona­men­to nell’area di “Canalet­to”, da tem­po sogget­ta ad episo­di analoghi, nonos­tante gli inter­ven­ti sig­ni­fica­tivi a cari­co di tut­to il sis­tema di col­let­ta­men­to e depu­razione dei reflui urbani: l’8 luglio entram­bi i para­metri sono risul­tati supe­ri­ori ai lim­i­ti nor­ma­tivi, ma già dopo 72h le con­cen­trazioni era­no scese a val­ori ben al di sot­to, tan­to che è sta­to pos­si­bile avvaler­si del­la pro­ce­du­ra di inquina­men­to di breve dura­ta. Questo episo­dio, quin­di, non ha influito sul­la clas­si­fi­cazione dell’area che con­tin­ua a miglio­rare, pas­san­do da “suf­fi­ciente” a “buona”. Lun­go le coste dell’Isola d’Elba, in ogni sta­gione, si reg­is­tra­no episo­di di con­t­a­m­i­nazione delle acque di bal­neazione la cui orig­ine non è sem­pre iden­ti­fi­ca­bile ed anche il 2014 non ha fat­to eccezione. I cam­pi­ona­men­ti effet­tuati in data 20 mag­gio nel­l’area in “Loc. Chies­si” (Mar­ciana), dopo che nei giorni anteceden­ti si era­no ver­ifi­cate abbon­dan­ti pre­cip­i­tazioni, han­no fat­to reg­is­trare un caso di inquina­men­to. Il pun­to di pre­lie­vo è sit­u­a­to nel­la zona anti­s­tante lo scari­co del depu­ra­tore comu­nale di Chies­si e, per­tan­to, anche se non ci sono state seg­nalazioni, non si può esclud­ere che vi pos­sa essere sta­to un momen­ta­neo mal­fun­zion­a­men­to del depu­ra­tore con con­seguente immis­sione di cariche micro­biche nel cor­po recet­tore; il sup­ple­ti­vo effet­tua­to dopo pochi giorni (26 mag­gio) ha dato esi­to favorev­ole.

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Cam­pi­oni con val­ori fuori nor­ma e rel­a­tivi con­trol­li sup­ple­tivi nelle aree di bal­neazione durante la sta­gione 2014

Nel comune di Rio Mari­na, il supera­men­to in data 6 agos­to in “Loc. Calet­ta”, dove non si sono mai reg­is­trati val­ori fuori nor­ma, può essere con­sid­er­a­to un fat­to del tut­to casuale, non essendo pre­sen­ti in loco pos­si­bili fonti di inquina­men­to, prob­a­bil­mente lega­to a sver­sa­men­ti di natan­ti in tran­si­to e avvi­c­i­nati alla cos­ta da ven­ti favorevoli; i due pre­lievi suc­ces­sivi in data 8 e 11 agos­to sono risul­tati a nor­ma. Nel comune di Capo­liv­eri, nel cam­pi­ona­men­to del 1 set­tem­bre, si è reg­is­tra­to un supera­men­to dei lim­i­ti per il para­metro Escherichia coli nel­l’area di “Capo­liv­eri Lido”, causato dalle piogge di forte inten­sità ver­ifi­cate­si nei giorni anteceden­ti e nel­la mat­ti­na del pre­lie­vo; questo supera­men­to potrebbe essere una con­fer­ma di una inadeguatez­za del­la rete fog­nar­ia di fronte ad abbon­dan­ti pre­cip­i­tazioni, causa di inquina­men­to già evi­den­zi­a­ta nel 2012. I due cam­pi­ona­men­ti del 3 e del 9 set­tem­bre sono risul­tati con­for­mi ai lim­i­ti del DM 30/03/2010. con­fer­man­do l’in­quina­men­to di breve dura­ta. Per i due fuori nor­ma all’Iso­la d’El­ba, appe­na descrit­ti, essendosi trat­tati di inquina­men­ti di breve dura­ta, non ci sono state riper­cus­sioni neg­a­tive sul­la clas­si­fi­cazione delle aree che si sono man­tenute di classe Eccel­lente.

Divi­eti per­ma­nen­ti per motivi igien­i­co san­i­tari
Si è provve­du­to al cam­pi­ona­men­to men­sile delle zone di divi­eto per­ma­nente per moti­vo igien­i­co san­i­tari alla foce del Botro dei Mar­mi (San Vin­cen­zo) e di Torre Nuo­va (Piom­bi­no). Dopo che, nel 2012, lo scari­co del depu­ra­tore di Guardamare (San Vin­cen­zo) è sta­to con­voglia­to nel­la rete di riu­ti­liz­zo indus­tri­ale delle acque per l’ap­provvi­gion­a­men­to delle Acciaierie Luc­chi­ni (prog­et­to Cor­nia indus­tri­ale), sem­bra­no risolti tut­ti i prob­le­mi di con­t­a­m­i­nazione delle acque del Botro dei Mar­mi e delle aree di bal­neazione lim­itrofe (“Botro dei Mar­mi Nord” e “Botro dei Mar­mi Sud”), che, per il ter­zo anno con­sec­u­ti­vo, non han­no mai avu­to val­ori fuori nor­ma. Le con­cen­trazioni par­ti­co­lar­mente poco ele­vate in tut­ti i con­trol­li, inoltre, fan­no ipo­tiz­zare che il risana­men­to pos­sa con­sid­er­ar­si sta­bile e che si pos­sa pen­sare di riaprire questo trat­to alla bal­neazione, anche se non dal­la prossi­ma sta­gione. Invece, il divi­eto in local­ità “Torre Nuo­va”, dove sfo­cia la Fos­sa Cal­da che seg­na il con­fine tra i comu­ni di San Vin­cen­zo e Piom­bi­no, rap­p­re­sen­ta un prob­le­ma irrisolto, con uno sta­to di con­t­a­m­i­nazione qua­si costante per tut­ta la sta­gione 2014 (uni­ca eccezione a giug­no), sep­pur con con­cen­trazioni non ecces­si­va­mente ele­vate.

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Risul­tati analiti­ci del con­trol­lo sui divi­eti per­ma­nen­ti di bal­neazione nel 2014

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